Il Cerchio magico: Il dono supremo

Oggi vorrei raccontare una bella storia, anzi una storia bellissima e molto spiazzante.

A volte, come adulti, guardiamo al mondo delle star amate dai nostri ragazzi con un misto di sufficienza e giudizio, quando va bene siamo curiosi di conoscerne i nomi e capire se e quanto siano modelli negativi, ma nulla di più. Io sono la prima ad avere questo atteggiamento e ammetto di non avere mai avuto particolare propensione verso la generazione di divi uscita dai canali Disney negli ultimi anni (eccezion fatta per Ryan Gosling e Justin Timberlake) eppure in questi giorni ho scoperto una vicenda che mi ha veramente riempito il cuore e anche messo molto in crisi.

La star con il maggior numero al mondo di follower su instagram, la cantante e attrice Selena Gomez (si parla di 127 milioni di persone in tutto il mondo) ha recentemente pubblicato una sua fotografia in un letto di ospedale mentre dà la mano a una amica. La storia che questa foto racconta è incredibile: Selena soffre di lupus eritematoso sistemico e questa estate ha ricevuto il dono più grande che un malato possa desiderare, il dono di un rene ben funzionante. È noto che il trapianto di rene può avvenire anche da donatore vivente, se compatibile, e negli anni abbiamo sentito diverse volte familiari donare un rene a un figlio, fratello, madre malati: nel caso di Selena la donatrice è un’amica, anche lei attrice benché meno nota, Francia Raisa.

Lo confesso, quando ho letto le parole di Selena e di Francia che descrivono quanto è accaduto mi è venuta la pelle d’oca: Selena scrive “Non ci sono parole per descrivere o con cui possa ringraziare la mia bellissima amica Francia Raisa, lei mi ha fatto il dono e sacrificio supremo, donandomi il suo rene. Sono stata incredibilmente benedetta”, dal canto suo Francia risponde in maniera ancor più impressionante: “Sono infinitamente grata a Dio per avermi affidato qualcosa che non solo ha salvato una vita, ma ha cambiato la mia nel processo”.

Una testimonianza fortissima, un vero pugno nello stomaco e mi sono ritrovata a pensare al fatto che se per mia figlia o mio marito non esiterei a donare un rene o qualsiasi altra cosa, per una amica non so se lo farei, lo dico francamente, e pensare che l’abbia fatto una ragazza di 29 anni, in piena carriera, mi stordisce e al tempo stesso mi riempie di speranza. Sì, questa fotografia, queste parole, mi hanno riempito di speranza prima di tutto perché esistono giovani persone in grado di compiere questi gesti e poi perché questi sono volti noti, in grado di arrivare al cuore e influenzare milioni di ragazzi in tutto il mondo. Grazie alla fama, che oggi definirei “benedetta”, la portata di questo dono travalica la ricevente e giunge fino a noi, riscaldando anche noi alla sua luce potente. Gli essere umani sono migliori di quello che a volte ci ritroviamo a rappresentare, soprattutto i giovani sono migliori di come li rappresentiamo e sanno scegliere modelli che modelli sono davvero.

Come educatori credo che dobbiamo metterci accanto ai nostri ragazzi con umiltà e imparare a conoscere questi loro punti di riferimento, dobbiamo farlo per loro perché hanno diritto a venire rispettati e apprezzati nei loro gusti, ma anche per noi perché a volte queste giovani star hanno molto da insegnarci, ben al di là delle apparenze.