Da venerdì Cunté Munfrà, dal Monferrato al mondo: teatro, musica, incontri, laboratori della memoria

Sta per cominciare la rassegna “Cunté Munfrà – dal Monferrato al mondo”.

Giunta alla sedicesima edizione, si tratta di uno dei più importanti appuntamenti culturali del Monferrato Astigiano per la valorizzazione e promozione della conoscenza del patrimonio linguistico e culturale del Piemonte.

Promossa dall’Unione Colli Divini e della Casa degli Alfieri/Archivio della Memoria Astigiana, l’iniziativa è sostenuta dalla Regione Piemonte, dagli Enti Locali coinvolti, dalla Fondazione CRT.

La direzione artistica di Cuntè Munfrà, fin dall’inizio della rassegna, è affidata a Luciano Nattino, regista, autore ed esperto di cultura popolare, coadiuvato da Massimo Barbero.
E’ una rassegna che inizia nel periodo del “ribollir dei tini” quando l’odore di mosto si fa forte e riappare la bruma nei “varej”. Sono gli ultimi giorni in cui, nelle piazze e nei cortili, ci si può ancora incontrare, fare festa, ascoltare musica o racconti. Per accompagnarci fino al periodo natalizio.
Ne approfittano così gli Alfieri, quelli della Casa in collina a Castagnole Monferrato, che da anni attivano nuovi legami tra comunità e teatro, tra teatro e arte, tra arte e natura. In un confronto tra tradizione e innovazione, tra invenzione e riproposta. Poiché memoria è vita. E raccontare-raccontarsi è un atto vitale.

Il programma è realizzato in vari luoghi e spazi fuori dai teatri dei cinque Comuni dell’Unione (Casorzo, Castagnole Monferrato, Montemagno, Scurzolengo, Viarigi), con ulteriori appuntamenti ad Asti.
Particolare attenzione è dedicata quest’anno ad inediti luoghi di rappresentazione, di particolare pregio architettonico e paesaggistico tra le dolci colline vitivinicole di questo territorio.
Nella prima parte della rassegna, dedicata agli spettacoli, cinque sono gli appuntamenti in programma tra il 1° settembre e l’8 ottobre.

Ad aprire la rassegna il Faber Teater con “Terre e lune” venerdì 8 settembre alle 21 a Montemagno nell’inedita cornice della Chiesa romanica di San Vittore, appena fuori il paese su un’altura nei pressi del Cimitero.
Luogo alternativo, in caso di maltempo o freddo, la Casa sul portone, in Piazza San Martino.
Storie di destini incrociati, di uomini e donne che dormono sulla collina. E dalle colline scendono per rivelare storie e per poi tornare a riposare in quei luoghi, a stagionare nella memoria.
Tre personaggi, in una stanza chiusa, una candela che segna lo spazio con la sua luce e segna il tempo col suo lento sciogliersi: così nasce una veglia.
Firminio, Franchin Fol, Teresa, il Circo Mele, Ginia, zio Tex, girano le loro storie e i loro passi in quel luogo, in quelle terre, come lune. Le storie, i miti e l’epica accomunano quella gente agli eroi delle favole, ai tarocchi che segnano il destino e che possono far vincere o perdere.
Si sente il rumore dell’acqua del Belbo e delle navi che portavano in Sudamerica. Si parla di vino e campagna e di guerra.
Si parla di diavolo, masche e di morte. Si parla di quel tempo tra parentesi che separa dal sonno e dal lavoro, dall’estate e dalla primavera: il tempo del racconto.
Serve restare leggeri e precisi per rendere la storia chiara ed è necessario nominare le cose con parole giuste, al posto giusto.
Le storie raccolte da Danilo Manera, come nella migliore tradizione della veglia, proseguono lungo i crinali, lungo le strade e incontrano altri autori e altri personaggi.
Il testo è di Alessandro Cappai. In scena Francesco Micca, Lodovico Bordignon e Lucia Giordano; testo di
regia e drammaturgia Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone.
L’ingresso è gratuito.

La rassegna proseguirà venerdì 15 settembre alle ore 21 a Castagnole Monferrato, nel cortile La Mercantile, il Teatro degli Acerbi presenterà la nuova commedia “Il cantiniere gentiluomo” che parla di vino, prodotto di terra, uomo e tradizioni da rispettare, amare, comprendere.

Info: 339 2532921 – luciano.nattino@casadeglialfieri.it – fb casa.degli.alfieri – www.casadegliafieri.it
#cuntemunfra2017