Approvata la legge nazione sui piccoli Comuni: soddisfazione di Regione Piemonte e Uncem

“Accolgo con grande favore l’approvazione in via definitiva al Senato del disegno di legge sui piccoli Comuni e la montagna. Questa legge oggi mette al centro le autonomie locali e afferma una grande e storica necessità per il Paese, che il Partito democratico ha fatto sua: ripartire dai territori e dai piccoli Comuni per rendere più coesa l’Italia e il Piemonte. Ora occorre andare avanti senza indugi sulla strada delle unioni, della copianificazione e cogestione dei servizi”.

La Consigliera regionale Nadia Conticelli, Presidente della Commissione Trasporti e Opere Pubbliche della Regione, commenta così l’approvazione da parte del Senato della legge sui piccoli Comuni, la montagna, i centri storici.

“Si configura nell’articolato un nuovo ruolo per i Comuni e per le comunità che vivono e presiedono pezzi decisivi del territorio – spiega Conticelli – viene stanziato un primo pacchetto di risorse, che verranno incrementate nella legge di stabilità vincolandole a investimenti e miglioramento dei servizi ai cittadini. Siamo sulla strada giusta dopo vent’anni di abbandono dei Comuni, dei Sindaci, degli Amministratori che svolgono un volontariato amministrativo importantissimo. Dal 1994 a oggi non vi è stata attenzione per i Comuni e questo è evidente nelle troppe norme statali che vessano e costringono ai salti mortali gli Amministratori comunali. Invertiamo oggi questa spirale. La legge nazionale sui piccoli Comuni apre uno scenario importe che già la Regione Piemonte ha avviato potenziando gli spazi finanziari per gli Enti locali, aumentando le risorse per manutenzioni di strade e versanti montani, ascoltando le necessità dei Sindaci e del terzo settore, fondamentale nell’animare le comunità”.

E soddisfazione arriva anche da Lido Riba, presidente UNCEM: “Con l’approvazione definitiva, a larga maggioranza, al Senato della legge sui piccoli Comuni, la montagna, il recupero dei centri storici, finalmente il Paese si dota di una seria e moderna normativa che valorizza gli Enti locali di piccola dimensione, le Aree interne, ma anche il ruolo delle comunità, l’impegno degli Amministratori e il volontariato a vantaggio e a tutela della Democrazia. Dopo quattro legislature di attesa, questa legge fa bene all’Italia intera e al Piemonte”.

La nuova legge si collega e completa le leggi 221/2015 sulla green economy, ove prevede l’introduzione nei territori montani di green communities, oil free zone e l’avvio del pagamento dei servizi ecosistemici-ambientali, ma anche con la Strategia nazionale sulle aree interne che vede oggi già stanziati 300 milioni di euro (da Stato e Regioni) per 70 aree pilota in Italia, delle quali 4 in Piemonte.