Al via la terza edizione di “Città e cattedrali a porte aperte” in Piemonte e Val d’Aosta

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500 beni culturali ecclesiastici da scoprire e da vivere con la terza edizione di Città e Cattedrali a porte aperte.

È in programma per il 23 e 24 settembre l’apertura straordinaria per monasteri, pievi, santuari, chiese, musei diocesani di Piemonte e Val d’Aosta.

Quasi 500 siti ecclesiastici saranno visitabili con l’accoglienza dei volontari grazie al progetto Città e cattedrali a porte aperte. il grande piano di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico presente in Piemonte e in Valle d’Aosta, ideato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e dalle Diocesi delle due regioni. Saranno allestite mostre, organizzati concerti, eventi teatrali e reading per coinvolgere i visitatori.

L’iniziativa è sviluppata con la collaborazione, il sostegno e la partecipazione della Regione Piemonte, della società Arcus e delle Soprintendenze, con l’apporto costante della Direzione regionale del Mibact.
Il fine settimana a porte aperte sarà anche l’occasione per i turisti di festeggiare con gli oltre 2mila volontari l’intensa attività che ha coinvolto lungo tutto l’anno 486 beni culturali ecclesiastici sparsi per le due regioni. Luoghi carichi di storia e arte sacra organizzati in itinerari di visita geografici e tematici, percorribili anche attraverso il portale www.cittaecattedrali.it.

Il festival del sistema interregionale dei beni culturali ecclesiastici, è in linea con il tema “dal conflitto all’inclusione” che sta segnando tutta l’attività del progetto Città e Cattedrali di quest’anno tra i 500 anni dalla Riforma e la celebrazione dell’anno internazionale del turismo sostenibile.

Per favorire una sempre maggiore fruizione delle tante testimonianze d’arte diffuse sul territorio in modo sostenibile, Città e Cattedrali sta per avviare la sperimentazione di un sistema di apertura automatizzate dei luoghi che consenta, in condizioni di sicurezza, di effettuare delle visite in assenza di un presidio umano.
Un progetto sperimentale per l’apertura e la valorizzazione di siti di particolare interesse storico artistico con l’impiego di tecnologie innovative.

I beni e i luoghi sacri non sono semplici oggetti culturali: raccontano un modo di concepire l’esistenza, la storia, i rapporti umani, il welfare e la solidarietà, diventando occasione di inclusione e dialogo interculturale, rafforzando il senso di coesione nelle comunità e favorendo una comprensione e un rispetto maggiori tra i popoli.

Informazioni su www.cittaecattedrali.it

 

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