Scuola, università e sciopero dei docenti: ne ha parlato la ministra Fedeli a Radio24

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“Nella legge di bilancio dovremo assolutamente trovare le risorse. Vale per i dipendenti pubblici e quindi anche per i docenti universitari e ricercatori, non c’è dubbio”.

Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, parlando, ai microfoni di Radio24, dello sciopero indetto dai professori e ricercatori universitari.

“Dall’inizio stiamo lavorando per creare tutte le giuste condizioni per sbloccare il tema degli scatti dei docenti universitari. Un blocco così lungo è ingiusto in sé e non valorizza una scelta importante del Paese di tornare a investire seriamente sul percorso formativo. “Queste risorse vanno trovate e le sedi per trovarle sono le fasi della sessione di bilancio”.

“In legge di bilancio il Governo, la maggioranza e il Parlamento devono fare scelte di priorità”, ha spiegato la ministra. C’è un nesso tra mettere al centro il futuro positivo di lavoro delle giovani generazioni, che dovrebbe vedere misure importanti e significative nella legge di bilancio, con i percorsi formativi e con chi qualitativamente li deve garantire, il personale docente”.

Il rinnovo del contratto dei docenti è un tema che “riguarda tutti”: “è sempre giusto dopo un blocco di tanti anni rinnovare le condizioni economiche delle persone che lavorano, ma che hanno anche la finalità di rimettere in moto un investimento importante per il Paese”.

Sulle modalità della protesta dei docenti e ricercatori, Fedeli, afferma che la protesta “ora si è attenuata anche per l’intervento dell’autorità di garanzia degli scioperi”.

Nel momento in cui era stata indetta “mi aveva colpito che la forma di lotta – le questioni sono aperte, vere e serie – fosse quella di penalizzare, almeno così appariva due mesi fa, gli studenti che sono invece la funzione per cui ci sono i docenti universitari”. Poi si è trovato un “equilibrio” tra il “diritto dei docenti e il diritto degli studenti di fare i loro esami, questo mi sembra già un punto importante”. “Noi andremo avanti a dialogare e a trovare le soluzioni con le rappresentanze che oggi ci sono”. “A luglio – ha quindi concluso su Radio 24- ho scritto una lettera al garante e sto ancora aspettando risposta: essendo loro per la parte universitaria un comparto non contrattualizzato volevo capire in che modo e in che forma ci fossero le possibilità non solo di esercizio del diritto sciopero che la Costituzione garantisce ma anche attraverso quale modalità. In tutti gli altri comparti pubblici contrattualizzati c’è anche un’autoregolamentazione del diritto di sciopero. Volevo capire dai garanti come pensavano di interloquire con questo. Sono molto attenta ai criteri corretti e democratici di rappresentatività”.

Sui progetti di alternanza scuola-lavoro Fedeli ha assicurato che “entreranno negli esami di Stato nell’anno 2018-2019 e in quest’anno dobbiamo estenderli ovunque, in tutti i percorsi formativi delle scuole di Italia.

“Abbiamo avuto nel tempo anche esempi non positivi di alternanza scuola lavoro – ha aggiunto la ministra – dobbiamo intervenire dove non si fanno correttamente e qualificare i progetti. A settembre partirà un portale specifico dove verranno messe a conoscenza e rese disponibili le migliori progettazioni avvenute nel paese. Ci sarà anche una piattaforma interattiva in cui anche i rappresentanti degli studenti potranno segnalare direttamente questioni non positive. Ho voluto rafforzare l’attenzione per puntare sulla qualità”.

“Da settembre – ha ricordato infine – ci sarà anche la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola lavoro e stiamo sottoscrivendo un patto con l’Anpal per avere mille tutor che nei territori faciliteranno il rapporto tra scuola e chi riceve l’alternanza”.

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