Parco Paleontologico Astigiano, piace la formula per famiglie “riserva + museo” alla scoperta dei fossili

Piace la formula per famiglie “riserva + museo”: una trentina i partecipanti alla visita guidata “Tracce vicine di mari lontani” proposta ieri dal Parco Paleontologico Astigiano.

Il successo dell’iniziativa, che ha portato alla scoperta del geosito attrezzato di Valle Botto e del Museo dei Fossili, ha fatto segnare un nuovo appuntamento in calendario: si replicherà, infatti, domenica 17 settembre.

Undici i bambini tra i 4 e i 14 anni e 19 gli adulti condotti all’affioramento fossilifero della riserva naturale della Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande per osservare la grande parete di conchiglie e passeggiare nel bosco al mattino; nel pomeriggio trasferimento al museo per studiare i grandi cetacei. I ragazzini si sono appassionati, in particolare, nell’attività di scavo in Valle Botto e davanti all’acquario preistorico allestito a Palazzo del Michelerio.
Molte domande rivolte alle guide escursionistiche ambientali del Parco, Federico Imbriano e Gianluca Poncini, per soddisfare lo stupore di un incontro ravvicinato con una realtà paleontologica (che “è un vero e proprio tesoro per il nostro territorio”, il commento di alcuni escursionisti), nell’ambiente protetto della riserva o nella sala ipogea del museo.
Numerosi i partecipanti che, alla luce della positiva esperienza, hanno chiesto informazioni sulle altre aree protette gestite dall’Ente: il parco naturale di Rocchetta Tanaro e la riserva della Val Sarmassa saranno lì ad attenderli.
Nella foto: foto di gruppo, ieri, sotto l’affioramento di Valle Botto