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Moreno Gonella: ‘’Cercare tartufi è voler scoprire le radici più profonde del nostro territorio’’ video

Nuova “tappa” del nostro viaggio virtuale per “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato”. Ritorniamo a Mombercelli, comune nella Core Zone “Nizza Monferrato e il Barbera” dove andiamo a scoprire il territorio insieme a Moreno Gonella, cercatore di tartufi.

moreno gonella mombercelli

Moreno Gonella: ‘’Cercare tartufi è voler scoprire le radici più profonde del nostro territorio’’

di Elisa Grasso

 

Moreno Gonella, 41 anni, è il neo Vicesindaco di Mombercelli e svolge l’attività di bancario. Vive nel paese con la sua famiglia e nel tempo libero si dedica alla ricerca dei tartufi con la sua fedele compagna a quattro zampe, Honda.

Cercare tartufi è una passione solitamente tramandata di generazione in generazione che, però, in questo caso, nasce dall’amore per il territorio e dalla voglia di «andare a caccia» delle proprie radici.

Secondo Moreno, “l’etichetta UNESCO deve essere salvaguardata e valorizzata, le nostre zone conosciute e rispettate. Un’attenta analisi del territorio è indispensabile per essere trasmessa al turista, desideroso di scoprire origini e storia.”

Secondo Lei, cosa è cambiato con il Riconoscimento UNESCO? 

Per Mombercelli, sicuramente il riconoscimento UNESCO è una grande possibilità di riscatto. Occorre valorizzare il territorio nel modo più naturale, ciascuno attraverso le proprie attività: abbiamo nelle mani un tesoro inestimabile.

Cosa rappresenta per Lei l’attività di tartufaio? 

E’ la mia grande passione, nonostante non mi sia stata tramandata. E’ nata dalla voglia di scoprire: entrare in un bosco è un’emozione difficilmente descrivibile a parole.

Sono sensazioni a pelle: ci sei tu, il tuo cane e la natura. Nessun rumore, nessuna distrazione, solo il silenzio, che interrompiamo dolcemente io e Honda, il mio fido tabui, calpestando le fronde degli alberi e sussurrando di tanto in tanto.

Nei nostri luoghi preferiti, ci capita, a volte, di sentire le civette, o di incontrare una volpe o un tasso: immersi in questo scenario, l’aspetto economico finisce in secondo piano.

Quando Honda si ferma e inizia a scodinzolare e a scavare, l’emozione si divide in due: l’uomo e l’animale, alla ricerca della pietra profumata.

Condivide questa esperienza con altri tartufai?

A dire il vero no. Difficilmente si condivide con altre persone.

Nel mio caso, è un’esperienza molto personale. Se fossi affiancato da altri, svanirebbe la mia concentrazione.

Inoltre, come quasi tutti i trifulao, custodisco gelosamente i «miei»  luoghi: sono parte di me e Honda, li abbiamo scoperti insieme e conosciamo angoli più produttivi, che negli anni ci hanno deliziato dei frutti della natura.

Sono il segreto e il mistero a rendere quest’attività unica nel suo genere.

Spostandoci invece sulla Sua carica istituzionale, pensa sia valorizzato al meglio il tartufo a Mombercelli?

Sicuramente a Mombercelli il tartufo ricopre una posizione centrale. Un appuntamento fisso, la terza domenica di ottobre, che riunisce territorio, enogastronomia e arte. Il Re della giornata è il tartufo, venduto nelle bancarelle, raccontato attraverso storie e riconoscimenti, gustato nella tradizionale colazione del trifulao. Un evento a km 0, tramite il quale il turista può scoprire Mombercelli: il Museo della Vite e del Vino, il Musarmo (Museo d’Arte Moderna e Contemporanea), la Cantina Sociale.

Ci sono aspetti su cui dobbiamo migliorare, soprattutto perchè oggi siamo Patrimonio dell’Umanità.

Un esempio concreto di miglioramento?

Oggi Mombercelli non ha strutture ricettive, occorrerebbe qualche investimento da parte dei privati, per creare posti letto. Il turista è molto interessato alle nostre zone, piccole variazioni potrebbero incrementare l’afflusso. Un esempio concreto potrebbe essere l’orario continuato di ristoranti e cantine, o comunque estendere l’orario di apertura.

Abbiamo iniziato un importante lavoro per la promozione del Barbera, per pubblicizzarlo al meglio e promuovere la nostra zona.

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Il Progetto “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” è realizzato grazie al contributo di:

Regione Piemonte

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

Cooperativa della Rava e della Fava

Il Progetto ha ricevuto il Patrocinio di:

Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato

Comune di Asti

Comune di Vaglio Serra

Provincia di Asti