Lettere al direttore

Lettera aperta alla Coop: “Tu non sei un supermercato qualunque…”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice

Cara Coop,

tu non sei un supermercato qualunque.

Sei l’erede della grande tradizione del movimento cooperativo.

Che oggi la parola ‘cooperativa’ si applichi in modo indiscriminato a imprese persino ai confini della legalità, non toglie nulla alla nobiltà di questa tradizione. Se correttamente intesa. Tu usi – legittimamente – questa eredità nella promozione della tua immagine. Non solo nello slogan scherzoso ‘la Coop sei tu’ ma in quello più impegnativo sul lavoro nero che dà cattivi frutti. La sensibilità sociale e ambientale fa parte del tuo Dna.

E allora, per favore, se vuoi spostare la tua sede di Asti, fallo pure ma non contribuire alla cementificazione del territorio. Perché non recuperi una delle tante aree dismesse? Sarebbe un bel modo di valorizzare il territorio in cui operi. Questa sì, un’azione degna della tua tradizione!

Lascia perdere i parchi, lascia perdere l’Oasi dell’Immacolata, non è degno di quello che rappresenti che tu ti metta a sradicare alberi e a deturpare l’ambiente. Fai qualcosa di buono per questa città e vedrai che arriveranno nuovi clienti. Il rispetto per il pianeta in cui viviamo può dare ottimi frutti, anche nel fatturato.

Cordialmente,

Luisa Rasero

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