Gli Alpini di San Marzanotto cercano testimonianze sui profughi di Caporetto

Il Gruppo Alpini di San Marzanotto d’Asti, in collaborazione con la Sezione Associazione Nazionale Alpini di Asti, ha in progetto di realizzare una ricerca su uno degli aspetti meno noti, ma non per questo meno drammatici, della fase della Prima Guerra Mondiale successiva alla disfatta di Caporetto, ossia l’esodo di migliaia di profughi, che dalle zone di guerra si sparsero per tutta l’Italia in seguito a trasferimenti causati dalle disastrose condizioni che il fronte della belligeranza e la disfatta causarono.

Si tratta di una parte della storia della Grande Guerra su cui il velo della dimenticanza si è posato in maniera pressoché totale, salvo rare eccezioni, anche a causa di una marcata carenza di documentazione e materiale di archivio.

La ragione della ricerca non è quella di realizzare uno studio esaustivo sulle vicende legate alla Guerra stessa, ma cercare di reperire qualche testimonianza o traccia, presumibilmente nella memoria popolare, di profughi che transitarono o si fermarono in Piemonte nella zona dell’Astigiano e dell’Alessandrino (in quei tempi esisteva una sola provincia, quella di Alessandria/Asti) nel periodo tra il 1917/1918 ed il 1925.

Il Gruppo Alpini di San Marzanotto d’Asti sta cercando di rintracciare eventuali testimoni che vissero la tragedia dell’esodo, coloro che sono depositari di qualche memoria di quei drammatici e convulsi eventi, per tentare di ricostruire la storia dei profughi, che passarono nelle nostre zone e rendere memoria del loro peregrinare e delle loro sofferenze, sulla base del dovere della memoria e del suo valore testimoniale. Sono attive, per questo fine, una pagina Facebook (Caporetto storie dimenticate) ed la mail sanmarzanottodasti.asti@ana.it alle quali mandare eventuali contatti, materiali o documentari.