Palio, i tempi sono maturi per una “grazia” a Bartoletti

Il Palio di Siena del 2 luglio scorso, che ha visto la vittoria di Jonathan Bartoletti per la contrada della Giraffa, ha sollevato molte discussioni anche nella nostra città.

Il Palio toscano, infatti, ha visto una mossa lunghissima, oltre un’ora e mezza, dovuta al comportamento del cavallo della Tartuca, Tornasol, riottoso ai canapi. Fasi della mossa che hanno allungato a dismisura la diretta del Palio su Rai 2, fino a tardare la messa in onda del telegiornale.

Angela Motta, candidata del Pd, coglie la palla al balzo e attacca la Rai con un post su Facebook, dicendo che “Il tg2 non sfuma la corsa del Palio di Siena ma verrà trasmesso dopo…come per il Palio di Asti…ecco la sintesi di quanto conta il nostro palio per la tv di stato..”.

A sentirsi tirato in ballo l’esponente di Ambiente Asti, Beppe Rovera, che durante la sua carriera in Rai era direttamente coinvolto nella diretta di piazza Alfieri. “La polemica – ha risposto – a la polemica va indirizzata a Roma, in viale Mazzini, dove si elaborano i palinsesti. Finora ho dato il mio contributo per mandare in onda nazionale la manifestazione di Asti, con l’entusiasmo di colleghi come l’indimenticabile Gianfranco Bianco, su raitre, grazie alla disponibilità della Testata giornalistica regionale, la Tgr, che ne ha fronteggiato i costi di ripresa e messa in onda. E non era proprio pensabile far slittare tutte le edizioni locali dei tg per la gara, pur con dispiacere… Angela Motta probabilmente riuscirà a ottenere rinnovata attenzione verso il Palio di Asti, tratterà direttamente con i vertici Rai; cosa peraltro mai provata quando ad amministrare la città c’era… il suo partito”.

Ma oltre ai tempi della tv, c’è un’altra questione che si affaccia nel dibattito sul Palio: quella di concedere un provvedimento di clemenza per Jonathan Bartoletti, che ad Asti sconta dieci palii di squalifica dopo i ben noti fatti del 2013. Dalla sua parte, infatti, c’è una sentenza della magistratura, che ha decretato come il fatto oggetto del reato ipotizzato non sussiste. E’ giusto che il fantino sia innocente per la giustizia italiana e colpevole per quella paliesca? La decisione è stata presa in un clima di forte pressione emotiva, al quale il Capitano del Palio, Enzo Clerico, doveva dare e diede una risposta esemplare, ma sarebbe sicuramente un segno di equilibrio e di forza del nostro Palio, se la nuova amministrazione, capitanata da un amante del Palio come Maurizio Rasero, potesse riprendere in mano la decisione.