Cotto, “Astimusica appartiene alla gente”: tredicimila spettatori a metà festival

A metà del percorso, Astimusica fa i conti e il bilancio è più che positivo: sono tredicimila gli spettatori passati al festival nelle prime cinque serate.

“Tredicimila persone sono un successo di dimensioni clamorose – commenta il direttore artistico Massimo Cotto – non abbiamo mai inseguito i numeri, ma colpisce e fa piacere la partecipazione degli astigiani al festival. Astimusica appartiene alla gente più di quanto appartenga agli organizzatori”.

Intanto stasera Astimusica sfoglierà una pagina di storia blues con Zac Harmon, cresciuto nel Mississippi con la musica in casa: il padre farmacista, armonicista blues e primo farmacista nero di Jackson, si prendeva cura dei bisogni di artisti come Muddy Waters, BB King, Tina Turner e la madre suonava il piano.
Ieri sera l’artista ha avuto un assaggio di Astimusica assistendo al concerto di Maldestro; stasera tocca a lui, alla sua sensazionale voce e all’inconfondibile suono della chitarra, in una mescolanza di blues, reggae, soul e gospel.
Concerto alle 21.30 con ingresso libero; dalle 19.30 apericena sull’area del festival.

Domani il programma di Astimusica propone Stefano Bollani e “Piano Solo”: più che un tradizionale concerto al pianoforte, un omaggio all’arte dell’improvvisazione (ore 21.30, ingressi 20 euro).
Compositore, pianista acclamato a livello internazionale, colto e pop insieme: la cifra di Bollani è quella dell’originalità e dell’eclettismo che gli permette di passare senza difficoltà dal jazz alla classica senza soluzione di continuità esibendosi per entrambi sui palchi più famosi del mondo, passando anche per progetti televisivi e teatrali.
“Piano Solo” sarà una sorpresa.
Nel momento in cui Bollani sale sul palco per il suo “one man show” tutto può accadere: non esiste alcuna scaletta, nessun programma di sala a cui aggrapparsi per seguire il succedersi dei brani.
Lo spettatore è trascinato in un’avventura ogni sera diversa, un viaggio a perdifiato attraverso orizzonti musicali solo apparentemente lontani. Così si può passare da Bach ai Beatles, da Stravinskij a ritmi brasiliani, con improvvise incursioni nel pop o nel repertorio italiano degli anni Quaranta. In questo vero e proprio flusso di coscienza musicale, il riso e l’emozione si mescolano.
Una cosa è certa: alla fine del concerto sarà il pubblico a decidere il bis. Bollani esegue sul momento i pezzi richiesti: un medley a sorpresa tra virtuosismo e irriverenza.

La serata è organizzata in collaborazione con il Circolo Filarmonico Astigiano e inserita in Monferrato jazz Festival.
Informazioni su Astimusica al numero telefonico dedicato 371.3902989 e su www.astimusica.info