Lettere al direttore

Asti, Passepartout e l’importanza della cultura

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Renata Sorba: una riflessione sull’ultima edizione di Passepartout e sulla cultura in generale.

“La cultura non si può ottenere se non si conosce la propria storia.”

Partendo da una citazione del Premio Nobel Dario Fo vorrei soffermarmi sulla grande importanza che la cultura può avere nel nostro contesto sociale.

Da anni frequento abitualmente luoghi e manifestazioni prestigiose che offrono alla nostra città momenti di aggregazione, di riflessione e di arricchimento culturale in ogni campo e argomento.

Nell’ultima edizione di Passepartout presso la Biblioteca Giorgio Faletti che si è appena conclusa, ho avuto la possibilità di frequentare diversi incontri con prestigiosi relatori che trattavano diversi argomenti sulla “rivoluzione” sia in campo artistico, storico, culturale, politico e filosofico. Questi incontri così affollati e partecipati hanno di volta in volta lasciato un segno e una impronta molto importante oltre che un arricchimento personale anche un grande momento di condivisione e di apprezzamento per ciò che è stato detto ed è stato dibattuto. Ben vengano iniziative come queste e che possano ancora essere promosse e proposte in futuro, valorizzando anche personalità locali che hanno molto da trasmettere e comunicare in vari campi culturali. Per questo intendo appellarmi a tutti gli enti, alle istituzioni e fondazioni che prestino particolare attenzione e sensibilità ad iniziative cosi prestigiose e di grande valore culturale e umano.

La cultura è nutrizione e può aiutare ad abbattere tutti i tipi di discriminazioni e barriere mentali che quotidianamente tutti siamo spesso coinvolti e obbligati ad assistere in tutti i campi in cui ci muoviamo.

Un plauso alla presidente Roberta Bellesini Faletti e al suo staff per aver portato nella nostra città una ventata di “aria pura” e di competenze che sicuramente hanno lasciato ad ognuno di noi assidui frequentatori un gradevole e piacevole stato d’animo.

Renata Sorba – coordinatrice provinciale dell’APRI di Asti (Associazione Piemontese Retinopatici ed Ipovedenti)

 

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