Nella mensa dell’ospedale di Asti torna il “Km 0” delle aziende agricole di Coldiretti Asti

“Alla mensa dell'Ospedale di Asti “Cardinal Massaia” sono tornati i prodotti del territorio”, lo annuncia il presidente di Coldiretti Asti, Roberto Cabiale.

“Ci abbiamo impiegato 4 anni – rileva Marco Reggio, presidente del Consorzio “Terre di Qualità” -, ma dalla scorsa settimana i nostri produttori hanno cominciato le forniture, per ora frutta e verdura, ma speriamo, in futuro, di poter accedere a nuove gare anche per carni, formaggi e latticini”.

Era l’aprile del 2013, quando diverse imprese agricole dell’Astigiano, fra cui alcune riunite nel Consorzio Terre di Qualità, dovettero interrompere le forniture alla mensa dell’ospedale dell’Asl At. “Abbandonare il canale di distribuzione di latticini, carne e ortofrutta a chilometro zero, fu un duro colpo per l’economia locale – sottolinea Cabiale – e, a pensarci bene, anche per i degenti che dovettero rinunciare alle produzioni del territorio per prodotti in gran parte provenienti da altre regione e stranieri. Fino ad allora le forniture di qualità degli agricoltori dell’Astigiano, garantirono sicuramente un alto livello qualitativo dei 1.500 pasti giornalieri serviti all’Ospedale Cardinal Massaia”.

Il modello mensa chilometro zero del Massaia, per un lustro, fu un esempio di buona gestione, copiato o guardato con invidia da tutto il resto d’Italia. Ci furono molti servizi giornalistici sui media nazionali e molti apprezzamenti, famosa rimane la citazione della trasmissione “Report” di Rai Tre”.

Tutto si interruppe con la revisione della spesa pubblica introdotta dall’allora governo Monti, con la cosiddetta spending review e con la centrale di acquisti per la pubblica amministrazione “Consip” che, in pratica, escluse i produttori locali dai bandi di fornitura per privilegiare i grandi appalti su scala nazionale.

Il bando che si è aggiudicato il Consorzio Terre di Qualità prevede la fornitura di frutta e ortaggi per un anno. “Contiamo vivamente – rileva il direttore di Coldiretti Asti, Antonio Ciotta – che questo sia un nuovo inizio, che si possa presto recuperare il tempo perso in questi quattro anni in modo da rimettere in campo l’eccellenza della sanità astigiana, anche nelle mense. In particolare rimaniamo in attesa che vada a compimento una normativa nazionale sulle gare d’appalto agroalimentari che possa finalmente sancire la precedenza alle produzioni territoriali”.