Le prime parole del neo sindaco Rasero: “Ora porte aperte a tutti per lavorare ad una città migliore”

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È stata una notte di festa per il popolo del centrodestra, che, poco dopo mezzanotte, si è riversato in piazza San Secondo per accogliere l’arrivo del nuovo sindaco di Asti, Maurizio Rasero.

Il primo cittadino si è affermato con il 54,9% delle preferenze, mentre Massimo Cerruti si è fermato al 45,1%. Lo spoglio, durato in tutto un paio d’ore, non ha lasciato mai margini di dubbio. Già dalle prime sezioni la forbice tra i due era piuttosto ampia.

“Asti ha saputo scegliere nella maniera migliore – ha affermato il nuovo sindaco – ovviamente il fango gettato su di me durante questa campagna elettorale non ha sortito l’effetto sperato per i miei avversari. Asti è ancora un grande paese dove la gente si conosce ed è capace di fare le giuste considerazioni, giudicando prima le persone e poi i proclami di parte”.

Il dato che emerge è però la bassa affluenza alle urne: solo il 41,70% degli aventi diritto si è recato alle urne. “Sapevamo – ha continuato il neo sindaco – che il ballottaggio sarebbe servito solo a decidere il nome del sindaco. Sapevo che non avrei ripreso i voti del primo turno così come il mio avversario. Credo che su questo abbia influito la data e le modalità del voto, che stanno evidenziando tutti i loro limiti”.

Ora, al nuovo sindaco spetta la formazione della squadra di governo e l’arduo lavoro di amministrazione della città. “Dobbiamo rimboccarci le maniche: sicuramente farò una ricognizione con l’Amministrazione uscente per capire tutto quello che è stato iniziato e che deve essere portato avanti. Poi invito tutte le forze politiche che sederanno con me in Consiglio Comunale a collaborare per il bene della città”.

 

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