Lettere al direttore

La parola della settimana: Elezioni

Tempo di elezioni. Elezioni in Francia, in Gran Bretagna e anche in mille comuni italiani, tra cui Asti.

Sempre legato al tema elezioni il tentativo, abortito, del nostro Parlamento di varare una nuova legge elettorale. I risultati delle elezioni in Francia evidenziano cambiamenti significativi negli schieramenti politici tradizionali:con l’affermazione di un personaggio, Macron, che non è espressione dei partiti socialisti e gollisti che avevano occupato la scena dal dopoguerra a oggi.

In Gran Bretagna le elezioni anticipate, volute dalla Premier May per rafforzare il proprio potere e gestire da posizione di forza la Brexit, si sono rivelate un boomerang. Il partito dei Tories si è indebolito, i laburisti hanno guadagnato posizioni, la governabilità vacilla.
Il periodo di crisi economica e sociale si ripercuote immancabilmente sugli equilibri politici. Le tendenze emerse in molti paesi europei come quella dell’antieuropeismo che sembrava aver preso una corsa inarrestabile con la decisione inglese della Brexit, si è già arenata e i vari movimenti “sovranisti” si stanno ridimensionando ovunque.

L’esempio di un Parlamento che affossa il tentativo di approvare una legge elettorale dopo che i vertici dei principali partiti avevano annunciato che esisteva un accordo su di un testo condiviso è lo specchio esemplare di un sistema politico giunto alla frutta. Sparite le ideologie che fornivano dei riferimenti culturali comuni, rimangono i giochini delle mille motivazioni personali. E’ più comodo rincorrere le più disparate esigenze o paure che giungono dalla popolazione che elaborare proposte innovative ed originali. Anche quando basterebbe copiare da chi ha già risolto con successo un determinato problema.

Ad esempio la modalità di elezione dei sindaci funziona benissimo e Asti come tutte le città in cui si vota, tra 15 giorni con il ballottaggio, avrà il suo nuovo sindaco con una maggioranza in consiglio che gli permetterà di amministrare la città. Il nostro augurio è che lo faccia al meglio, anche grazie ad un sistema elettorale che funziona.