Grande interesse per il Convegno sui vini senza solfiti a Castellinaldo d’Alba

Ha suscitato notevole interesse e grande curiosità il convegno dedicato ai “Vini senza solfiti”, svoltosi mercoledì 31 maggio scorso presso l'azienda Teo Costa, con sede a Castellinaldo d’Alba, nel Roero.

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La conferma è venuta dalla folta partecipazione di tecnici, produttori, giornalisti, ristoratori, operatori di mercato e consumatori appassionati di vino e buona tavola.

L’aggiunta di prodotti che possano fare riferimento all’anidride solforosa – dal metabisolfito di potassio usato nelle fasi fermentative all’anidride solforosa aggiunta nelle successive fasi di lavorazione – risponde a una pratica tecnica che ha i suoi fondamenti nella necessità di evitare, nel mosto e nel vino, l’azione di funghi e batteri che potrebbero provocare danni alla salubrità del prodotto e anche effetti deleteri sulla salute dei consumatori.

Il problema, quindi, non sta tanto nell’uso moderato di solforosa, quanto piuttosto nelle esagerazioni che, se fanno dormire sonni tranquilli al produttore, possono provocare effetti negativi su chi consuma vino. Problemi che – come ha ricordato Antonio Germano, esperto in farmacologia – vanno dal classico mal di testa a situazioni più preoccupanti tipo la riduzione della capacità dell’organismo di assorbire alcune vitamine indispensabili per i processi biologici (alcune dei gruppi B ed E).

Della scommessa portata avanti dall’azienda Teo Costa ha parlato Gianfranco Cordero, enologo che da tanti anni segue le attività tecniche dell’azienda. “Sono dieci anni oramai che il progetto è stato avviato – ha ricordato – e logicamente anno dopo anno il protocollo di lavoro è stato sviluppato e migliorato. Non c’è nulla di segreto e nemmeno d’impossibile. Ogni azienda potrebbe sviluppare un lavoro di questo tipo, a patto che inizi nei filari a produrre uva sana e che prosegua in cantina con il massimo rigore in fatto di pulizia e di tempestività nell’eseguire le varie operazioni sul vino. Evidentemente, i problemi sono maggiori per i vini bianchi rispetto ai rossi, ma l’applicazione rigorosa del programma di lavoro permette di procedere con efficacia.”

Di mercato e distribuzione ha parlato Luigi Pestarino, responsabile marketing di Coop Liguria, che ha ricordato con quanta lungimiranza – a partire dal 2008 – la Coop Liguria abbia iniziato a occuparsi di vini senza solfiti aggiunti. Da quando i vini Teo Costa sono stati inseriti tra le referenze, l’incremento delle vendite è stato via via più convinto e rilevante, fino agli exploit a tre cifre dei primi cinque mesi del 2017.

Curiosità e interesse si sono poi ulteriormente accentuati nella fase di degustazione, quando la giornalista Teresa Enrica Baccini e il docente della Facoltà di Agraria Riccardo Fortina hanno accompagnato i presenti alla scoperta dei cinque vini senza solfiti prodotti in Casa Teo Costa in abbinamento al prosciutto crudo e al salame prodotti a Castellinaldo d’Alba da maiali neri allevati (sempre presso la Teo Costa) allo stato brado.

Teo Costa, l’azienda

50 ettari di terreni vitati, 230.000 piante di vite a frutto, questi in sintesi i caratteri dell’Azienda Agricola Teo Costa, la cui sede principale è a Castellinaldo d’Alba.
Le vigne sono collocate in vari ambienti del territorio albese. Nel Roero, le vigne Teo Costa sono a Castellinaldo d’Alba e a Castagnito. Nell’area Langhe, Teo Costa conduce alcune vigne a Treiso (nella zona del Barbaresco) e a Novello (nell’area del Barolo).

Oggi sono i due fratelli Marco e Roberto Costa a condurre la struttura aziendale, coadiuvati da papà Antonio e mamma Mariuccia. Poi Nicoletta Marcellio, moglie di Roberto, e i loro figli Isabella, Viviana e Manuel.

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