Fine mandato della Commissione Comunale Pari Opportunità di Asti

Tempo di saluti per la Commissione Comunale Pari Opportunità presieduta da Elisa Chechile che, con la fine del mandato degli attuali Sindaco e Consiglio Comunale, termina il proprio compito.

Insediatasi ufficialmente in data 26 febbraio 2013, in questi quattro anni ha lavorato per rendere un servizio alla città, per promuovere la cultura delle pari opportunità e per creare reti e sinergie; in totale assenza di fondi per tre anni su quattro, il centro di ascolto “L’orecchio di Venere”, ha patrocinato e sostenuto economicamente molte iniziative della commissione.
In occasione di ricorrenze significative come quella della Festa della Donna dell’ 8 marzo e della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, la commissione ha lavorato per offrire alla cittadinanza spazi di riflessione e confronto.
Ricordando le più recenti, a novembre 2016, per un’intera settimana, ha destato curiosità e ammirazione il volo di rondini rosse che, nonostante la pioggia incessante, dall’androne del Municipio saliva sino al balcone del palazzo comunale; si trattava di una parte dell’istallazione “Così in un istante svanisce ogni cosa che brilla” dell’artista Sandra di Coste dedicata alle donne vittima di violenza.
In occasione delle feste natalizie del 2016, la commissione si è impegnata nella vendita del calendario dedicato al 70° anniversario del voto femminile, realizzato in proprio.
Con i proventi della vendita, a marzo 2017 è stata allestita ed inaugurata la stanza di sollievo “Malala Yousafzai” presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti, adibita ad accogliere sia le donne vittime di violenza che accedono alle cure del pronto soccorso, sia le persone in momentanea situazione di fragilità.

“Questa iniziativa, ultima in ordine di tempo, costituisce il risultato concreto di quattro anni di lavoro dedicati alla cittadinanza da parte di un gruppo di persone che, a titolo volontario ed assolutamente gratuito, fin dal primo incontro avevano deciso di lavorare per la tutela e l’accoglienza delle persone più fragili – afferma la vice presidente Patrizia MAria Binello – Quando si parte per un’avventura si hanno in mente grandi mete e traguardi: all’inizio si pensava di poter aiutare Asti a realizzare un” hospice” per malati terminali ma, strada facendo, è stato necessario rivedere gli obiettivi e, soprattutto, adattarli alle reali possibilità della commissione. La stanza “Malala” è il risultato di tutto ciò”.

Ma c’è ancora un altro successo che ha riempito tutte di soddisfazione: aver contribuito a far cambiare idea all’amministrazione comunale in merito all’intitolazione a Rita Levi Montalcini di un parcheggio anonimo e soprattutto, in una posizione a dir poco infelice rispetto alla storia dell’illustre scienziata.
Grazie ai giornali locali che hanno dato ampio spazio alle riflessioni della commissione in tal senso, condividendole e integrandole, gli amministratori locali hanno valutato più consono e opportuno intitolare alla Dottoressa Montalcini il Polo Universitario di Asti”. A qiesto proposito c’è però anche un rammarico: la cerimonia di intitolazione che non si è ancora celebrata.

“Non è sempre stato facile – ammette Binello – In particolare è mancata chiarezza su quelle che erano le aspettative degli organi amministrativi e politici circa il ruolo della commissione; spesso la sensazione percepita è stata quella di esistere esclusivamente perché così doveva essere e di non essere in alcun modo percepite come una risorsa. Ma una caratteristica di questa commissione, ormai uscente, è stata la caparbietà e poiché la voglia di fare qualcosa per la città non è mai venuta meno, si è continuato ad andare avanti. E siamo dunque giunte alla fine. Buon lavoro alla commissione che verrà”.