Lettere al direttore

Asti, smembramento dell’Istituto “Vittorio Alfieri”: sindacati e lavoratori chiedono spiegazioni

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della FLC CGIL Asti, in merito al possibile smembramento dell'Istituto "Vittorio Alfieri".

Mercoledì 24 maggio si è tenuta presso l’aula magna dell’Istituto Superiore “Vittorio Alfieri” un’assemblea sindacale per docenti e personale ATA in merito alle notizie, che circolano ormai da alcuni mesi, relative ad un possibile smembramento dell’Istituto, con conseguente perdita dell’autonomia.
Sono intervenuti i segretari provinciali di FLC CGIL, Monica Boero, e CISL Scuola, Federico De Martino, i quali non hanno potuto fornire dettagli sulle ipotesi di dimensionamento, dal momento che i sindacati, nonostante specifica richiesta, non sono stati ammessi a partecipare alle ormai numerose riunioni che si sono tenute tra la Provincia, il dirigente dell’UST di Asti e i dirigenti scolastici delle scuole superiori. Durante tali riunioni sembrerebbe essere stata seriamente presa in considerazione la possibilità di smembrare l’Istituto “Vittorio Alfieri”, che comprende l’omonimo liceo classico, il liceo artistico “Benedetto Alfieri” e il professionale per i servizi commerciali “Quintino Sella”, con l’intento di separare le tre sezioni per accorpare ciascuna di esse ad altri tre diversi istituti già esistenti.

Al termine dell’assemblea, dopo un aperto confronto sulle conseguenze di una tale iniziativa, un’ampia maggioranza dei docenti e del personale ATA intervenuti ha manifestato il proprio dissenso in merito alle ipotesi di smembramento dell’Istituto sulla base delle seguenti considerazioni:
1) perdita di un significativo numero di posti di lavoro per il personale di segreteria e di collaboratore scolastico, di un posto di direttore dei servizi generali amministrativi e uno di dirigente scolastico, con effetti negativi sulla qualità del servizio scolastico e sull’assistenza agli alunni
2) possibile perdita della continuità didattica dei docenti sulle classi e sulla sede di insegnamento
3) probabile perdita delle prassi didattiche ed educative condivise negli anni all’interno dell’Istituto per confluire in altre realtà diverse
4) venir meno dell’efficace assetto logistico dei tre plessi, che oltre ad essere vicini e quindi meglio gestibili a livello funzionale, attualmente consente l’allocazione di tutte le classi nei locali dell’Istituto, senza necessità di chiedere spazi esterni come invece sono costretti a fare altri Istituti superiori astigiani
5) l’Istituto “Vittorio Alfieri”, frequentato da circa 1250 studenti, rispetta ampiamente la media regionale di 950 studenti per Istituto ed è inserito all’interno di una provincia alla quale la Regione non ha chiesto di procedere a nuovi dimensionamenti, dal momento che i parametri numerici, per la provincia di Asti, sono soddisfatti.

L’assemblea ha inoltre sottolineato che possibili ulteriori ragionamenti o decisioni in merito a problematiche che coinvolgono un così ampio numero di lavoratori, studenti e famiglie, dovrebbero essere affrontati con il necessario coinvolgimento delle parti in causa.

Siamo assolutamente contrari a queste ipotesi di dimensionamento perché sono carenti nei presupposti: l’Istituto “Vittorio Alfieri” infatti non presenta sofferenze nelle iscrizioni ed ha un numero di studenti superiore alla media regionale; inoltre prima di qualsiasi ragionamento sarebbe necessario acquisire l’atto di indirizzo della regione, che al momento non c’è. Quelle di cui si parla sono ipotesi di dimensionamento per l’anno scolastico 2018/19 che, per diventare eventualmente operative, devono essere formalizzate e sottoposte agli organi competenti entro ottobre/novembre 2017. Anche se non ci hanno autorizzato a partecipare al tavolo tecnico relativo al dimensionamento, la FLC CGIL e le altre organizzazioni sindacali continueranno a prestare la massima attenzione affinché vengano rispettati i diritti dei lavoratori e degli studenti.

Monica Boero

segretaria provinciale FLC CGIL Asti