Rita Balistreri: “Asti riparte da economia e turismo”

Imprestata alla politica, Rita Balistreri, giornalista ed avvocata, è la candidata a sindaco per la coalizione "Asti al Centro".

“Dobbiamo far crescere le nostre imprese, creare occupazione, promuovere il patrimonio ambientale, storico e architettonico di una città dal passato nobile e di un territorio rurale di assoluto pregio, sfruttando appieno la capacità di attrazione delle nostre iniziative culturali, anche e soprattutto sotto il profilo turistico”.

Queste le priorità della candidata, che va a rafforzare la “quota rosa” dei contendenti alle prossime elezioni amministrative.
Un programma che parte da una visione centrista ed europeista della nostra città: “Abbiamo visto – afferma la Balistreri – che anche in Francia un movimento a vocazione centrista ed europeista, come quello di Macron. che integra al suo interno componenti della politica e della società civile è riuscito ad imporsi e a conquistare la fiducia del proprio elettorato”. La ricetta della Balistreri per Asti incomincia dall’economia: “Il sindaco ddovrebbe incentivare un’attività di Co-Working tra i libero professionisti favorendo altresì l’alternanza scuola/lavoro. Disponiamo di svariati edifici comunali “vuoti”, delle sorti di cattedrali nel deserto; dove si trova l’Enofila, ad esempio, si potrebbe destinare una parte di locale al co-working ed un’altra metà all’istituzione di un centro fieristico permanente (Il diretto accesso della struttura ai binari permetterebbe di dar vita pure ad un treno del Monferrato, ambito da numerose realtà locali).
Rimarcando il concetto di “economia partecipata” è nostra intenzione quella di “Sfruttare” la costituzione dell’associazione Asset (Associazione Sistema Sviluppo Economico Territoriale) di promozione economica con le associazioni di categoria, gli imprenditori e le istituzioni della città per attuare azioni di ricerca fondi per le attività culturali, imprenditoriali e le manifestazioni della città quale motore dell’economia locale anche tramite la convocazione di commissioni consigliari congiunte”.

Altro punto importante del programma riguarda il turismo: “La nostra idea è quella di realizzare un Consorzio, sulla stregua di quello di Alba, che proponga dei pacchetti a prova di turista e che gestisca i flussi di persone in entrata sia sul fronte ricettività che su quello museale. Le case sfitte potrebbero venire trasformate in B&B e i ristoranti proporre orari più flessibili; con una fidelity card si creerebbe una connessione diretta con l’Estero (Francia e Svizzera in primis) e con le città a noi gemellate. La vecchia Croce Verde, col suo mercato coperto, sarebbe ideale per dar vita ad uno spazio che integri commercio al dettaglio e risto-food. Palazzo Catena potrebbe diventare la sede di un mercato permanente con struttura in ferro/acciaio come quelle delle grandi capitali europee, si pensi ad esempio a Berlino. Il Palio, inoltre, deve tornare al centro del Turismo e della Cultura di Asti; gli astigiani devono reinnamorarsi della loro tradizione, viverla, farla propria. Questo ripensando in primis alla vita Rionale con micro-eventi e percorsi turistici creati ad hoc dagli stessi residenti in qualsiasi periodo dell’anno. Ciascun Rione, ad esempio, potrebbe dotarsi di un’effige medievale e di una bandiera. Facendo visitare le proprie sedi e i comitati”.

Rioni e Comitati Palio che, secondo Rita Balistreri, potrebbero giocare anche un ruolo chiave nel controllo del territorio:” Il ruolo dei Rioni giocherà un compito fondamentale in termini di sicurezza urbana. E’ nostro obiettivo dar vita ad una “Consulta del Quartiere”, presieduta da due leader (uomo e donna) aventi il compito di riferire ai rappresentanti dell’Amministrazione le note dolenti (ma anche positive), oltre all’affiancamento del poliziotto di quartiere.Sarà necessario aumentare l’impianto di videosorveglianza cittadino, sia nel centro urbano che in periferia, coordinando il tutto tramite un’efficiente centrale operativa all’interno della Municipale”.

Per rilanciare il piccolo commercio locale, inoltre, “sarà fondamentale una politica di Town Center Management, uno strumento di rivitalizzazione del commercio e del centro città, che consiste in un’iniziativa coordinata e partecipata volta a rendere il centro delle città, un luogo attrattivo e gradevole.
Inizialmente il Town Center Management si focalizza soprattutto sulla soluzione di problemi ambientali, di sicurezza e di marketing. Nelle forme più avanzate riesce ad investire una visione condivisa e strategica del centro, fino ad attrarre investimenti e residenti creando un ambiente vivace ed stimolante. Attualmente il modello Town Center Management continua ad evolversi e a differenziarsi in molteplici contesti per rispondere alle nuove sfide e specificità dei centri cittadini”.

 

Alessandro Franco