Protesta dei sindacati ad Asti per la situazione della Provincia: “Riforma a metà”

Si è tenuto questa mattina, 25 maggio, il presidio unitario dei sindacati davanti al palazzo della Provincia.

Luogo non scelta a caso, ma come simbolo perchè la protesta riguarda proprio la situazione della Provincia di Asti come ci hanno spiegato Sergio Cerrato della UIL FPL, Salvatore Bullara della Cisl Fp e Roberto Gabriele della Cgil Fp: “la riforma delle province è stata fatta a metà: anzichè abolirle come avevano detto hanno solo tagliato le risorse, mantenendo però tutte le funzioni.”

Cosa che evidentemente crea grossi problemi: “Si perchè le funzioni della provincia sono importanti, basti pensare all’edilizia scolastica e ad Asti abbiamo avuto la dimostrazione pratica con l’Istituto Monti; poi ci sono le strade, l’ambiente.”

I numeri si commentano da soli: “secondo la SOSE, la società del Ministero dell’Economia e della Banca d’Italia, alle Province mancano 650 milioni per la sola spesa necessaria ad assicurare le funzioni fondamentali”.

In alcune province italiani iniziano ad esserci problemi addirittura con il pagamento degli stipendi dei dipendenti che tra l’altro hanno il contratto fermo da 8 anni.

Non ci sono molti strumenti a disposizione di chi oggi è alla guida delle province: “L’unica cosa che possono fare, anzi che hanno già iniziato a fare, alcuni presidenti di provincia, è quello di fare esposti in procura per tutelarsi a fronte di gravi problemi che derivino da inadempienze nelle funzioni preposte alla provincia.”