Lettere al direttore

Enrico Cavallero: “È in atto una smobilitazione delle identità agroalimentari delle nostre colline”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Enrico Cavallero.

“È in atto una smobilitazione delle identità agroalimentari delle nostre colline

Dopo la scelta sconclusionata del Ministero per le Politiche agricole, in accordo con le Regioni alcuni mesi fa di utilizzare Il nome «Langhe» per i noccioli di tonda gentile piantati ovunque in Italia, tranne in Langa dove per paradosso tra le tipologie di nocciola è stata ufficialmente iscritta la «Tonda Gentile Langhe.

Si apprende in questi giorni che nel Testo unificato adottato come testo base il 28 marzo per il prosieguo delle audizioni e dell’esame del provvedimento legislativo elaborato dal Comitato ristretto della Commissione Agricoltura della Camera si starebbe valutando l’ipotesi della sostituzione delle denominazioni ‘Tartufo Bianco d’Alba con la sintetica e generica dizione Tartufo bianco.

A mio modo di vedere si tratta di scelte politiche assurde che pongono le condizioni di un danno economico rilevante e di un affronto intollerabile a tantissimi anni di lavoro e di politiche promozionali non solo per Alba ma per l’intero territorio del Piemonte e per tutto l’agroalimentare del nostro Paese sui mercati del mondo. Si pensi che qui già nel 1929 nacque la più importante manifestazione dedicata al tartufo bianco sogno proibito e causa di esaltazione e di follia dei buongustai: la “Fiera Nazionale di Alba”.

Ognuno può fare le valutazioni e le proposte che ritiene opportune quello che sicuramente non bisogna fare è rimanere indifferenti provare ad uscire dai individualismi territoriali che ci hanno contraddistinto in questi anni per difendere ora uniti più che mai una identità importante per Alba, le langhe il Monferrato ma buona parte del territorio del Piemonte meridionale. Identità che lo Stato italiano non solo non vuole recepire ma sembra voler addirittura masochisticamente eliminare

Primi ambasciatori di questa protesta gli amministratori di Alba per quanto deciso dal Consiglio Comunale nei giorni scorsi, adottando all’unanimità un ordine del giorno contrario alla denominazione generica del tartufo bianco d’Alba .

Una azione importante che dovrebbe a mio modo essere adottata da ogni singolo comune di Langa Roero e Monferrato e dovrebbe essere sostenuta attivamente in tutte le istituzioni anche dai politici e dalla politica locale.”

Enrico Alessandro Cavallero Costigliole