Dai detenuti ai bambini: la musica del Sistema Orchestra contro il disagio sociale

Un'idea nata all'interno della Casa di Reclusione di Quarto, sviluppata dall'Associazione ASO di Asti, accolta dalla scuola Gramsci e appoggiata dalle istituzioni.

Tutto questo è “ASO-CARCERE-SCUOLA. Crescere con la musica”, una di quelle realtà che sviluppatasi sottotono, senza clamori, è riuscita in pochi mesi a coinvolgere numerosi attori e affermarsi nel panorama cittadino come iniziativa di prevenzione al disagio sociale.

Il progetto è corale e vede coinvolti l’Associazione Asti Sistema Orchestra (ASO), la Casa di Reclusione di Quarto e la Scuola Primaria Gramsci con il Patrocinio dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Asti. L’obiettivo, creare un ponte tra realtà carceraria e quella territoriale; il mezzo, la musica come elemento di riabilitazione e integrazione sociale.

L’idea nasce quando Monica Olivero, educatrice a Quarto propone all’Associazione ASO di far costruire degli strumenti musicali, violini in particolare, ai detenuti. “Alcuni detentuti già lo facevano – spiega Olivero – ma al massimo li regalavano ai loro figli o li tenevano per sè. Con ASO siamo riusciti a portarli all’esterno della Casa di Reclusione”.
A fornire le direttive sul miglior modo per costruire i violini, Antonella Pronesti, presidente ASO: “All’inizio sembrava un’utopia. Ma abbiamo incontrato persone che, come noi, hanno dimostrato passione e volontà e ci siamo riusciti”. Tra chi ha creduto nel progetto, oltre alla direttrice della Casa di Reclusione Elena Lombardi Vallauri, l’assessore alle Politiche Sociali Piero Vercelli, Mariangela Cotto e la vicaria del dirigente scolastico Maria Rosa Amich.

I violini sono stati costruiti da sei detenuti della Sala Hobby, da novemre 2016 all’inizio di maggio 2017, riutilizzando cassette di legno della frutta e altro materiale, come colla e compensato, donato dall’associazione Effatà. Ora sono utilizzati dagli 88 bambini, dalla prima alla quinta elementare, frequentanti la scuola Gramsci. Cinque le lezioni di musica che si svolgono in orario scolastico (mercoledì dalle 14 alle 16): le prime lezioni hanno avuto luogo il 10 e 17 maggio e si conluderanno il 6 giugno.

“Siamo riusciti ad arrivare a questo punto ed è un successo corale – vuole evidenziare Pronesti che spiega – Il Sistema Orchestra nasce in Venezuela. Dal Sud America si diffonde in tutto il mondo. Alla base c’è l’educazione musicale come modo per prevenire il disagio sociale.Se si educa al bello non si può che creare qualcosa di bello”. In Venezuela hanno iniziato con questo approccio musicale 46 anni fa con sei bambini. Ora il Sistema Orchestra è presente in 400 scuole. Ad Asti c’è da due anni grazie all’ASO, Asti sistema Orchestra.

aso carcere scuola 1

La sua presidente, Antonella Proesti, è coadiuvata nel progetto dai collaboratori Nancy Travares, chitarrista argentina, Jonathan Guzman, violoncellista venezuelano e Alessia Porcheddu, esperta di percussioni e grammatica musicale.
Quella di ieri, mercoledì 17 maggio, più che una lezione è stata una presentazione di quanto fatto finora. I bambini si sono esibiti nell’Inno alla Gioia, con percussioni realizzate con materiali di riciclo, i violini dei detenuti, violoncelli donati dalla Civica Scuola Liuteria del Comune di Milano e chitarre del Comune di Cortandone.

È stata anche l’occasione per porre gli obiettivi futuri. “L’IC3 Asti e ASO intendono proseguire la collaborazione nei prossimi anni scolastici rendendo l’impegno con le classi continuativo a cadenza settimanale – ha commentato Amich, vicaria del dirigente scolastico della scuola Gramsci – L’impegno coinvolgerà, inoltre, le classi in uscite pubbliche anche di accompagnamento ad eventi culturali organizzati da enti e associazioni”.

“Sarebbe bello poter dare a questa scuola una sua identità musicale. La musica potrebbe diventare la sua peculiarità e il suo fiore all’occhiello” conclude Pronesti.

 

Silvia Musso