Casorzo arso e rinato: domenica concerto in memoria dell’eccidio del 1642

Casorzo rievoca l'episodio più drammatico della sua storia con un concerto di musica sacra in memoria delle tante vittime innocenti dello spaventoso eccidio
perpetrato dalle truppe spagnole comandate da Gregorio Britto e in onore di quei coraggiosi che ebbero la forza di ridare vita alla loro terra.

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La Corale San Secondo ha accolto con piacere l’invito dell’Amministrazione Comunale e propone per l’occasione brani di musica barocca per coro, soli e orchestra che saranno eseguiti domenica prossima, 4 giugno, nella chiesa parrocchiale di San Vincenzo Martire alle ore 17.

Gli autori di queste musiche si sono distinti per la loro opera in ambito piemontese e hanno avuto, per vari motivi, legami con la cappella musicale della
cattedrale di Asti; Giacinto Calderara, casalese di origine ed il più noto al pubblico locale, ne fu il direttore per oltre mezzo secolo. Compositore geniale e prolifico
scrisse più di 400 brani la maggior parte dei quali è custodita presso l’archivio capitolare di Asti. Suoi sono il Chirie ed il Gloria in programma.

Presso lo stesso archivio è conservata in unicum una pubblicazione edita a Venezia nel 1644 che contiene il mottetto Omnes sitientes (venite ad aquas) che dà il
titolo al concerto: una meditazione musicale di Giovanni Battista Trabattone, maestro della cappella del duomo di Torino e di quella ducale tra il 1632 e il 1682.
Di Giovanni Fasoli si potranno ascoltare il Mottetto a 5 per ogni tempo ed il Magnificat a 8 caratterizzati dall’impianto stilistico del secondo Seicento.

L’orchestra Mélos Ensemble di Torino con l’organista Alberto Do, dopo una breve sinfonia introduttiva, accompagnerà il coro e le voci solistiche di Stefania Delsanto
(soprano) Xiaomin Wang (contralto) Mattia Pelosi (tenore) e Giuseppe Gerardi (basso) con la direzione del maestro Mario Dellapiana.

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