Asti, Utea: si concludono con i saggi di fine anno i Corsi di Teatro

Si concludono con i saggi di fine anno i Corsi di Teatro base e avanzato dell'Utea.

Giovedì 11 maggio alle ore 21, per il Gruppo Base: Marcello Annone, Marilena Fissore, Silvana Maccagno, Silvia Maccarone, Donatella Marangon, Marisa Marchiori, Luisa Oldano, Daniela Parini, Paola Pian, Susi Sacco e Anna Viarengo; quasi tutti saliranno su un palcoscenico per la prima volta, quindi la scelta è stata quella di raccontare undici storie, in forma di monologo, con il sostegno dei compagni che saranno sempre in scena.

La serata di venerdì 12 maggio, sempre alle 21, è dedicata ai corsisti del secondo anno che a piccoli gruppi vedremo in uno spettacolo più articolato. Bruna Bezzo, Bruna Busso, Maria Cirlincione Palumbo, Patrizia Drago, Antonietta Iannitello, Giusi Macchia, Massimo Maffei, Paolo Manina, Michele Marcella, Nico Marinetto, Margherita Marino, Catterina Panero, Manuela Piano, Cristina Piccarolo, Letizia Poletti, Luciana e Rosanna Romano, Carlo Sabbione, Maria Angela Savoca, Concita Stanco e Debora Viotti.

I gruppi sono stati curati entrambi da Ileana Spalla per l’Ass. Cult Casa del Teatro 3 – L’Arcoscenico che anche quest’anno conclude con soddisfazione: dei 21 iscritti al Corso Avanzato tutti partecipano allo spettacolo finale, mentre il secondo gruppo, da subito meno numeroso, arriva al traguardo con 11 partecipanti. Sono state esperienze differenti, come capita sempre, visto che si entra in relazione con le persone e solo dopo si decide cosa fare e come procedere: il gruppo meno numeroso ha permesso di dedicare più tempo ai singoli, con l’altro si è scelta la via del lavoro di gruppo, dove i più “forti” hanno trainato i più “deboli” per arrivare insieme all’obiettivo finale.

L’esperienza con l’Utea è sicuramente un elemento che mi mancava, dice Ileana Spalla, che ha arricchito molto il mio percorso: non esiste stress da primedonne e si lavora sempre col sorriso, il vero scopo è divertirsi facendo qualcosa che forse si è sempre desiderato, ma che per motivi vari si è accantonato per anni, un po’ come tirare fuori il sogno dal cassetto e lanciarsi in una nuova avventura, a costo di doversi impegnare a studiare una parte, rimettere in moto la memoria, imparare a parlare nel modo corretto per essere capiti fino all’ultima fila, insomma mettersi in gioco e conoscere nuovi compagni di viaggio con cui condividere l’emozione della prima volta sul palco.

Invitiamo tutti in Via Scarampi 20, sede dell’Arcoscenico, a sostenere i nuovi attori e perché no, a valutare se iscriversi l’anno prossimo.