Asti, giovedì convegno su “Gramsci e il fascismo”

In occasione dell'80º anniversario della morte di Antonio Gramsci.

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L’ANPI, l’ISRAT e la Casa della memoria della deportazione di Vinchio organizzano giovedì prossimo, 18 maggio alle 17.30 in Sala Platone, Municipio di Asti, alla conferenza “Gramsci  e il fascismo” di Laurana Lajolo con letture di Aldo Delaude.

L’evento si inserisce nell’ambito del ciclo di incontri di studio sul fascismo e la Resistenza, iniziato nel mese di marzo.
Antonio Gramsci moriva 80 anni fa nel carcere di Turi di Bari, condannato a vent’anni dal Tribunale speciale fascista per reati politici. Nella sentenza si legge: “La sua responsabilità è diretta per tutti i fatti illegali e delittuosi commessi dall’organizzazione comunista. L’organizzazione è perfetta ed agisce con la massima segretezza attraverso una multiforme attività mediante vasta e diffusa propaganda a mezzo stampa incitante all’odio di classe, alla disubbidienza delle leggi, facendo sperare ai contadini la conquista delle terre e agli operai la conquista delle fabbriche, incitando alla lotta di classe contro il Regime Fascista”. Nella requisitoria il Pubblico Ministero aveva chiesto al Tribunale Speciale di impedire per vent’anni a quel cervello di funzionare e Gramsci aveva risposto: “Penso che tutte le dittature finiscano prima o poi ad essere travolte dalla guerra e toccherà al proletariato prendere le redini del Paese per sollevare lo sorti della Nazione.” Gramsci era stato arrestato l’8 novembre 1926, quindi inviato al confino di Ustica. Per condannarlo il regime aveva reso retroattivamente valido il Tribunale speciale, istituito all’inizio del 1927.

Gramsci aveva denunciato, prima di altri dirigenti antifascisti, la pericolosità del fascismo sin dai tempi delle rappresaglie delle squadre fasciste contro gli operai e le loro organizzazioni durante il biennio rosso e aveva fatto un’acuta analisi del radicamento sociale del movimento.
Gramsci, durante la prigionia, aveva continuato con determinazione il suo lavoro intellettuale, ma per le sue precarie condizioni fisiche, non aveva retto il rigido regime carcerario e era morto dopo nove anni dall’arresto, il 27 aprile 1937 a 46 anni. La sua imponente elaborazione teorica è pubblicata solo dopo la fine del fascismo.

Della teoria politica e dell’attività politica di Gramsci parlerà Laurana Lajolo, autrice del libro “Gramsci un uomo sconfitto”, recentemente ristampato.

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