A Cisterna d’Asti Paolo Coltro presenta “Oltre Gomorra, i rifiuti d’Italia”

Nuovo appuntamento per venerdì 5 maggio alle 21 organizzato dal Polo Cittattiva per l'Astigiano e l'Albese, l'Istituto Comprensivo di San Damiano e il Museo Arti e Mestieri di un tempo di Cisterna.

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Il castello di Cisterna (piazza Hope, 1), ospiterà il giornalista Paolo Coltro per presentare la sua ultima fatica: “Oltre gomorra. I rifiuti d’Italia” (Ed. CentoAutori).

Introduce la serata Luca Anibaldi.

Tra il giugno del 1992 e l’aprile dell’anno successivo Nunzio Perrella, esponente di spicco dell’omonimo clan camorristico attivo nella periferia occidentale di Napoli, svela tutto ciò che c’è da sapere sul traffico di rifiuti in Italia. In decine di ore di registrazioni e in più di cento pagine di verbali spiega come e perché la monnezza è stata trasformata in oro. A conferma del suo incredibile racconto fornisce anche un lungo elenco di nomi, circostanze, località e metodi di smaltimento (legali e illeciti) di milioni di tonnellate di scarti industriali altamente pericolosi. Magistratura e forze dell’ordine hanno a disposizione un quadro ben preciso… ma per più di vent’anni non succede praticamente nulla.
“Solo quando il Nord si è riempito di rifiuti, si è cominciato a mandarli al Sud” (Nunzio Perrella)

Paolo Coltro è giornalista professionista (“Il mattino di Padova”, “Nuova Vicenza”, “La tribuna di Treviso” e per le pagine di cultura e spettacoli dei tre quotidiani veneti Finegil). Oggi collabora con il “Corriere della Sera” e il “Corriere del Veneto”. Ha pubblicato alcuni libri sulla storia di Padova e sul Veneto. “Padova informale” è il titolo della sua prima mostra fotografica.

Nunzio Perrella ha iniziato la carriera di camorrista senza mai sparare un colpo di pistola; è stato arrestato due volte quand’era molto giovane. Mentre gli altri fratelli davano inizio alla scalata del mondo del crimine, diventando i temuti boss del rione Traiano, lui sceglieva di vestire l’abito del colletto bianco, coniugando camorra e imprenditoria. Nuovamente arrestato nel 1992, è diventato collaboratore di giustizia, rivelando tutti i segreti del traffico di rifiuti, che per primo aveva intuito. Condannato a 24 anni di carcere, li ha scontati ai domiciliari e in galera. Ora è un libero cittadino, e da libero cittadino ha scelto di continuare la collaborazione con i magistrati.

Luca Anibaldi, ambientalista, collabora da anni come volontario dell’Associazione Museo e del Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese.

Gli incontri sono realizzati in collaborazione con l’AIMC di Asti che rilascerà, agli insegnanti partecipanti, l’attestato.

Per informazioni: Scuola Primaria di Cisterna d’Asti Cravanzola Giovanna e Scuola dell’Infanzia di Cisterna d’Asti Mo Tiziana 0141.979476, 0141.979522

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