Scuola Rio Crosio, con EticaMensa è gioco di squadra

Che parterre! Un centinaio di bambini (di terza, quarta e quinte) della primaria Rio Crosio, attenti hanno accolto la presentazione del progetto che destina in solidarietà il cibo non consumato nel pasto di pranzo. Le porzioni, ancora perfettamente commestibili, saranno consegnate a nuclei famigliari bisognosi, residenti nella parrocchia Nostra Signora di Lourdes dai volontari del Centri di Ascolto Caritas.

A raccontarlo ai presenti l’Assessore all’Istruzione della Città Marta Parodi.
Un progetto fortemente voluto e avviato sperimentalmente, apripista la classe di maestro Giampiero, grazie alle intenzioni positive di classi e insegnanti che hanno saputo coniugare educazione alimentare e al consumo, attivare una filiera corta di solidarietà con la Caritas parrocchiale di N. Signora di Lourdes ed essere un esempio ogni volta che lo si prova a dire.
Intanto a fare da riferimento è una legge regionale, la n°. 12 del giugno 2015, con lo scopo di sviluppare la cultura del consumo consapevole e indurre vantaggi economici, ambientali e sociali. “Il valore del dono è quel che la legge vuol valorizzare” ha riassunto la consigliera Angela Motta, prima firmataria.

Qui c’è un quartiere, c’è una scuola e c’è una parrocchia, qualchecosa di buono può venirne fuori. Quando l’Assessore regionale Augusto Ferrari ha chiesto a un alunno “Qual è il segreto del gioco del pallone?” lui pronto ha risposto “Il gioco di squadra”, ma il di più è guardarsi intorno “e succede che puoi fare goal”.
Tra le 14 e le 15 i volontari ritirano il cibo e lo consegnano a chi ne ha bisogno.
“Col risultato positivo, ha raccontato Daniela, che altre persone si sono offerte a dare una mano. Perché se l’idea è buona anche altri la condividono”.
Soddisfazione della Dirigente Cristina Trotta “Alla sensibilità si accompagna la collaborazione. Non è un gioco, non facciamo simulazioni proviamo a fare qualche cosa di utile, meritevole di espandersi”. Le ha fatto eco Marianna Tunnera in rappresentanza della ditta Alessio srl fornitrice dei pasti “In fin dei conti diamo speranza al cibo non consumato e tutto lo sforzo di cuoche e inservienti va a buon fine”.
L’impianto progettuale e il raccordo operativo tra i soggetti coinvolti, insegnanti, personale della mensa, parrocchia e ditta appaltatrice sono stati curati dall’Ufficio Mense dell’Assessorato Istruzione, e al termine sono stati formalizzati con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa operativo.
Tornano di attualità le raccomandazioni di un tempo, evocate dal Vescovo padre Ravinale, con lui anche il parroco don Paolo Lungo, “Si mangia anche quel che non ti piace”, “Non si lascia niente nel piatto”, “Non si butta via il pane”.
Ora però è come se ce lo dicessero i ragazzi. Con progetti così non si fa spreco, la tassa rifiuti si abbassa, l’ambiente è più pulito e le azioni sono buone. Che sia un modello da imitare?