Motta: “Questa Amministrazione ha sbagliato nella comunicazione, Asti deve diventare città del vino”

"Un sindaco vicino alla città e ai suoi abitanti, per cercare di recuperare quel dialogo che a volte è venuto a mancare con l'Amministrazione Brignolo".

Così, Angela Motta, candidata del centrosinistra, si presenta come successore per i cinque anni di Fabrizio Brignolo, cogliendo una eredità a volte anche un po’ difficile da gestire. E si inizia, inevitabilmente, con un giudizio sugli ultimi cinque anni, dove un esponente del suo stesso partito ha governato la città. “Io credo – sostiene Angela Motta – che in questi cinque anni sono state fatte tantissime cose per la città, a partire dal lavoro svolto nella frazioni e della messa in sicurezza delle strade. L’errore è stato quello, secondo me, di non comunicare in maniera corretta le attività svolta in maniera che fossero percepite maggiormente dalla cittadinanza, oppure non confrontarsi maggiormente quando alcune di queste erano contrastate in città”.

Il teleriscaldamento, ovviamente è un esempio che calza a pennello. “Sì,il progetto del teleriscaldamento, non doveva essere difeso a spada tratta contro tutto e tutti. Questa è una cosa che dissi allo stesso sindaco quando incominciavano a sorgere dubbi anche in Regione sulla gestione della pratica. Credo che allo stato attuale delle cose il progetto sia improponibile. Se ci fosse di nuovo una opportunità di realizzazione, l’iter dovrà essere condiviso maggiormente con tutti”.

Una delle questioni maggiormente dibattute è quella della sicurezza: “Su questo argomento, il nostro partito si sta muovendo con fermezza. Il decreto Minniti va in questa direzione, così come la realizzazione di un piano per dare risposte concrete ai bisogni delle persone. Con un emendamento ci sarà la possibilità di sbloccare il concorso per i vigili urbani, in maniera tale da potenziare il servizio sia in città che in periferia, con attenzione anche alle frazioni. Inoltre si deve agire per lo sviluppo economico della città”
“Per dare un aiuto concreto allo sviluppo economico della città – continua Angela Motta – si deve lavorare su una identità forte a livello turistico: quindi sì ad Asti Città del Vino, con 10 milioni di euro in agenda per progetti di sviluppo di vino e cultura. Occorre sfruttare tutta la filiera dell vino per poter offrire opportunità lavorative ed economiche della città, con un maggiore coinvolgimento di ASTISS e un coordinamento con tutti i locali e le botteghe artigianali”.
Uno dei punti che Angela Motta ci tiene a sottolineare è quello di un investimento sulle politiche agricole, con una promozione di quella che è “la maggiore provincia a vocazione agricola della Regione”.

Stesso lavoro, inoltre anche per un fattivo recupero degli immobili dismessi in città. “Per quanto riguarda le manifestazioni astigiane – afferma la Motta – bisogna lavorare con un ufficio di comunicazione unica in grado di valorizzare al meglio le nostre peculiarità, come Palio, Sagre, Douja, Asti Teatro e Asti Musica”.

 

Alessandro Franco