Loretta Bologna: “Brignolo è un sindaco per poltrone: non si candida, ma continua a dettare legge sulle nomine degli enti”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Movimento Civico Galvagno.

Sono ormai prossime le elezioni amministrative per l’elezione del Sindaco della città e, fatto abbastanza raro, quello attuale, pur potendo, Brignolo, non correrà per un secondo mandato.

Sicuramente “Il Sindaco Nuovo” come veniva definito, sarà ricordato per i vari incarichi collezionati durante il suo mandato, ed il fatto che rinunci ad una sua seconda candidatura, farebbe pensare ad “un bel gesto” che sfata il mito dell’attaccamento alla poltrona da parte dei politici e contribuisce a ricreare quel clima di minima fiducia ed empatia tra popolo e “casta”.

Purtroppo invece anche questa occasione sembra stia andando perduta perché, se è vero che lui non si ricandida è altrettanto vero che ci sono chiari e plurimi segnali che indicano come stia manovrando, e verosimilmente continuerà a farlo fino all’ultimo, per distribuire ancora un giro di incarichi ai “soliti amici fidati” per mantenere la sua “lunga mano” sulla gestione del Comune e delle principali aziende pubbliche astigiane in barba ad ogni bon ton istituzionale. (Asp, Gaia ecc)
Tale comportamento, benché legale, se fosse davvero realizzato sarebbe altrettanto illegittimo e dimostrerebbe il totale disprezzo suo e delle persone che questi incarichi accetteranno, verso il popolo elettore e le tanto decantate Istituzioni.

In questo modo Brignolo, anche senza essere sindaco, ipotecherà la gestione degli enti e società per i prossimi tre anni, determinando scelte e comportamenti delle più importanti aziende pubbliche astigiane, impedendo alla nuova amministrazione che si insedierà di dettare quelle linee politiche e programmatiche che potrebbero cambiarne l’andamento.

Se lui, e chi con lui avessero davvero rispetto per l’Istituzione che rappresentano e soprattutto per gli astigiani, procederebbero effettuando solo le nomine strettamente necessarie e per un tempo limitato, così da consentire a chi dovesse succedergli di agire sin da subito per realizzare il proprio programma elettorale ed amministrare le società e gli Enti in questione con le persone che riterrà di sua fiducia e più adatte a guidarle secondo le linee politiche delineate nel suo programma, sulla cui base gli elettori gli avranno espresso fiducia.

Viceversa se il sindaco dovesse perseverare nel suo intento saranno pienamente giustificate e credibili le accuse di clientelismo e di attaccamento alle poltrone, e la sua azione non potrà che essere considerata un puerile tentativo di restare in gioco pur senza candidarsi per garantirsi un futuro politico e non solo, a spese della cittadinanza coinvolgendo in essa, inevitabilmente, anche la candidata del suo stesso partito Angela Motta, qualora quest’ultima non ne prendesse le distanze in modo chiaro ed inequivocabile.

Loretta Bologna – Coordinamento Movimento Civico Galvagno