La parola della settimana di Cesare Torta: Indietro

Cosa pensare dell'ultima trovata di Trump di ricorrere all'applicazione di dazi sulle merci provenienti dall'estero e in particolare dall'Europa?

Gli osservatori più attenti indicano tale azione come possibile ritorsione verso la Germania che è considerata un ostacolo nei rapporti con la Russia di Putin, quello che è certo è che si tratta di una pratica, quella del protezionismo, già ampiamente sperimentata nei secoli scorsi e risultata fallimentare per le economie interessate, soprattutto per quelle che prendevano per prime l’iniziativa di mettere in atto azioni protezionistiche, prime tra tutte quelle dell’applicazione di dazi all’ingresso per agevolare le produzioni domestiche.

Il protezionismo è stato applicato più volte nei due secoli scorsi e spesso in situazioni di crisi economiche come quelle dei periodi post bellici o di forti mutamenti tecnologici. In tutti i casi le reazioni degli altri paesi hanno di fatto annullato i benefici attesi e le varie guerre commerciali non hanno avuto altri esiti che quelli di penalizzare i consumatori o qualche settore produttivo.

Se le esperienze del passato non fossero sufficienti a provare l’inutilità delle pratiche protezionistiche dovrebbero far riflettere le mutate condizioni con le quali si svolgono gli scambi commerciali al tempo della rete e dei colossi del commercio mondiale per i quali le frontiere tra gli stati non sono più un ostacolo.

Alla domanda iniziale si può rispondere in tanti modi. Io preferisco ascrivere tale comportamento all’ambito del “GUARDARE INDIETRO QUANDO NON SI HANNO IDEE PER AFFRONTARE IL PRESENTE”. Guardare indietro a provvedimenti politici che hanno agevolato i conflitti e le dittature e che non si sono rivelate soluzioni ai problemi reali dei cittadini.

A meno che tali annunci non abbiano altro scopo che raccogliere consensi facendo leva sul sentimento patriottico (difendiamo la patria combattendo contro i nemici esterni) per poi finire nel nulla di fatto. Come accade anche da noi con le soluzioni zoppe dei muri, dei respingimenti di massa e del ritorno alla lira. Zoppe perché molti le invocano ma nessuno specifica come fare e quali potrebbero essere le conseguenze.