Dopo la presentazione ad Asti, in vendita in libreria “Zone di guerra, geografie di sangue”

Ha davanti a sé una lunga presentazione in tutt'Italia il libro "Zone di guerra, geografie di sangue" con cui la casa editrice Il Mulino ha raccolto dati e analisi dell'Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (1943-1945).

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La ricerca ha coinvolto per tre anni 115 studiosi, tra cui il direttore e la ricercatrice dell’Israt Mario Renosio e Nicoletta Fasano.

La presentazione del volume ad Asti è avvenuta nei giorni scorsi, nella sala Platone del Municipio, dopo aver fatto tappa a Torino, Lucca e Pisa. Il 19 aprile Renosio e Fasano saranno a Parma; successivamente il volume verrà proposto negli incontri pubblici di Lodi, Viareggio, Pescara, Macerata.

Ad Asti “Zone di guerra, geografie di sangue” si può acquistare alla libreria Kartomania di corso alla Vittoria 59.

Molti gli spunti di interesse che si traggono dalla lettura. I relatori presenti in Sala Platone hanno sottolineato, tra l’altro, come la ricerca dell’Atlante dei crimini di guerra evidenzi alcune significative novità: come quella che attribuisce con precisione la responsabilità delle stragi, a seconda degli episodi, a reparti nazisti o fascisti e non genericamente alla categoria nazifascista. Guardando alle vittime, accanto ai civili sono stati censiti i partigiani uccisi dopo il combattimento, cioè passati per le armi.

Molto qualificato il gruppo di relatori, in rappresentanza dell’università di Pisa, intervenuti accanto a Renosio, che con Nicoletta Fasano ha studiato il Sud Piemonte, quindi anche la provincia astigiana: i due curatori del volume Paolo Pezzino, già professore di storia contemporanea, e Gianluca Fulvetti, ricercatore, insieme a Chiara Dogliotti, dottoranda di ricerca in Studi storici per l’età contemporanea (negli anni scorsi ha prestato servizio all’Israt). Un ulteriore contributo è venuto da Marco Minardi, direttore dell’Istituto della Resistenza di Parma.

L’incontro astigiano è stato organizzato da Israt (il presidente Mauro Forno ha moderato i lavori), Anpi e Istituto nazionale Ferruccio Parri. Nelle domande del pubblico, ulteriori richieste di approfondimento su specifici aspetti storici e riflessioni (nella foto i relatori e organizzatori alla presentazione in Municipio del volume).

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