Astigiano, temperature sotto zero e vento gelido: ancora danni alle colture agricole

La notte scorsa le temperature sono scese nuovamente sotto lo zero provocando gravi danni all'agricoltura in tutta la provincia.

La situazione è monitorata attentamente dai tecnici di Coldiretti Asti. Le temperature sotto zero e, soprattutto, il vento gelido del nord, hanno danneggiato molti vigneti, con maggiori danni nei fondo valle e nei confronti degli impianti di recente messa a dimora. Purtroppo questa notte l’aria gelida si è infilata fra le gole delle valli raggiungendo anche quote più alte.

Oltre alla vite, la brinata ha colpito anche i frutteti e gli ortaggi, danneggiati anche quelli sotto alle serre, laddove i tunnel non sono stati riscaldati o coperti con un telo aggiuntivo.

Il fenomeno ha interessato un po’ tutto l’Astigiano, da nord a sud, fino nella valle Bormida: “Purtroppo – sottolinea Giorgio Bodrito, Segretario della Zona Coldiretti di Vesime e Valle Bormida – sono state due nottate tremende, con temperature sotto lo zero e correnti d’aria che si sono insinuate anche oltre i 300 metri di altitudine. Questa mattina molti vigneti erano bianchi per la brina e tra poco, verso mezzogiorno, appena il sole farà salire le temperature, si vedrà il collassamento delle piante che diventeranno marroni”.

La perdita del raccolto è sicuramente consistente e a questo occorrerà aggiungere un’ulteriore lavoro da parte dei viticoltori. “La stagione vegetativa era ormai in fase di forte sviluppo – sottolinea Pier Paolo Anziano, responsabile del servizio di assistenza tecnica vitivinicola di Coldiretti Asti – Gran parte del raccolto, dove si sono verificate le brinate, andrà perduto. Il suggerimento è di ripassare in tutti i vigneti colpiti per eliminare la parte secca e cercare così di attivare il ricaccio della seconda gemma”.

Nel frattempo, i tecnici di Coldiretti sono anche impegnati nella conta dei danni provocati dalla grandinata di sabato scorso. Le principali zone colpite sono nei comuni di Castagnole delle Lanze, Coazzolo, San Martino Alfieri e Villafranca d’Asti. Anche in questo caso, i maggiori danni sono su vigneti e frutteti, con un danno minimo, non oltre il 20%, sui noccioleti.