Asti, Galvagno: la sfrontatezza di Brignolo sulla questione sicurezza

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Giorgio Galvagno in risposta al sindaco Fabrizio Brignolo sulla questione sicurezza e campi nomadi.

Sono costretto a ritornare sull’argomento del campo nomadi perché devo constatare come il sindaco Brignolo continuando in una iniziativa propagandistica ispirata a cinismo politico e ad una strumentale ed ingannevole nonché per molti aspetti falsa rappresentazione della realtà, tenti di scaricare le proprie pesanti responsabilità della disastrosa gestione del campo nomadi, e della sicurezza in città sulle amministrazioni di oltre trent’anni fa. Cose da pazzi.

La costituzione di un campo per i nomadi effettuata circa 30 anni orsono aveva infatti il compito di contingentare e tenere sotto controllo i nomadi del più vario genere evitando che gli stessi stabilissero insediamenti abusivi dappertutto, specie nelle zone residenziali. Quel campo, collocato in zona industriale, allora assai più marginale che oggi, consentì di tenere a freno e sotto controllo la situazione con positivi risvolti in termini sociali e di ordine pubblico.

Purtroppo Brignolo e la sua squadra che ha amministrato questa città per ben 15 anni compresi questi disastrosi ultimi cinque a cura di Brignolo, ebbe la bella pensata di costruire un secondo campo nomadi, raddoppiando di fatto i campi, le persone e i problemi.

A questa situazione obiettivamente difficile in sé si aggiunge l’incapacità dell’amministrazione Brignolo che in termini sociali, amministrativi e di controllo, non è stata in grado di dare alcuna risposta, per cui la situazione dei campi nomadi è degenerata in modo violento come mai era successo prima.

Sono quindi penosi e anche disonesti i tentativi di voler coinvolgere altri in responsabilità che sono pesantemente sue, anche tenendo conto che Brignolo è stato Sindaco di Asti per cinque anni dopo essere stato per altri quindici amministratore comunale in vari ruoli. Non ci sono scuse.

In merito alle telecamere, fatte installare prima di me, non posso rispondere, posso però dire che sono altamente sofisticate e di difficile manutenzione, costose e a giudicare dai risultati anche poco efficaci: la situazione è peggiorata.

Ricordo solo che le assunzioni dei vigili io le ho fatte (11 agenti), messi a disposizione del terrritorio e del decoro urbano, ho eliminato le auto di rappresentanza e al loro posto ho preso mezzi per vigili, carabinieri e polizia, insomma ho risposto con i fatti all’esigenza di sicurezza del momento.

Oggi invece vedo solo propaganda, mendicanti in ogni piazza, sento di furti e rapine, e non riconosco più la mia città, ecco percé, fra l’altro, mi sto ancora impegnando con tutto il cuore per fare ancora qualcosa per Asti.

Giorgio Galvagno

Movimento Civico Galvagno