Asti, firmato il nuovo protocollo per tutelare lavoratrici e lavoratori contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro

Un protocollo per tutelare lavoratrici e lavoratori contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro è stato firmato ieri tra l'Ispettorato territoriale del Lavoro di Asti e Alessandria con l'Ufficio della Consigliera Provinciale di Parità di Asti.

Rivisto rispetto al precedente accordo siglato nel 2011, il nuovo documento è stato aggiornato alla normativa più recente e alle nuove disposizioni legislative e governative, stabilite e decise negli ultimi due anni.
Dal 1° gennaio 2017 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha assunto nuovi poteri e piena operatività accorpando le competenze, costituendo così un’agenzia unica e autonoma delle ispezioni, integrando e rendendo efficiente in un unico corpo ispettivo il personale di vigilanza.

Oltre alla stessa Consigliera di Parità, Chiara Cerrato, erano presenti Sergio Fossati, capo dell’Ispettorato territoriale per la sede astigiana e Gianpiero Colore, capo-ispettore dell’Ufficio Ispettorato e responsabile della comunicazione per quanto riguarda l’ufficio dell’Ispettorato Territoriale di Asti e Alessandria, che hanno illustrato i punti principali e salienti di questo patto firmato ufficialmente lo scorso 24 marzo e che ha una validità di due anni dalla sottoscrizione, con possibilità di successiva proroga qualora le parti riterranno opportuno essere d’accordo.

Il dottor Fossati ha spiegato come la prima esigenza da quando si è insediato lo scorso gennaio sia stata quella volta a rinnovare un nuovo protocollo di questa portata con l’Ente provinciale, aggiornandolo ai nuovi quadri legislativi imposti e ai nuovi rischi che possono sorgere in materia di parità nelle tematiche che riguardano il lavoro. Obiettivo: combattere il fenomeno di potenziali discriminazioni non solo sessuali o di genere ma anche riguardanti la disabilità e le discriminazioni di tipo etnico e razziale, che possono insorgere e presentarsi nel corso di attività in ambito lavorativo nei confronti di questi soggetti.

Fossati, ha poi tenuto ad assicurare e a ribadire come, l’Ufficio della Consigliera di Parità e l’Ispettorato del Lavoro, siano due strumenti per chi si sente discriminato e due più punti di riferimento significativi messi a disposizione, su cui i lavoratori rimasti vittima di soprusi possono affidarsi.

Tuttavia, la consigliera Cerrato ha poi sottolineato come nell’ultimo anno, chi si è rivolto all’Ispettorato lo ha fatto soprattutto per richiedere informazioni per chiarimenti sulle varie normative vigenti, in particolare sul rientro al lavoro dopo il periodo di maternità. Ha ribadito inoltre come esista da oltre un anno la Rete della Parità Permanente, un organo che agglomera e riunisce istituzioni di diversa natura (dal Comune al Provveditorato agli Studi sino all’Agenzia Piemonte Lavoro, passando ai rappresentanti delle unità sindacali e arrivando a comprendere sino all’Asl e Inps), che sta predisponendo una serie di progetti e professionalità, con funzioni operative ben precise e coordinate che nei prossimi mesi si tramuteranno in piani condivisi di intervento, in collaborazione con lo stesso Ispettorato al Lavoro, che avrà un ruolo predominante sotto questo aspetto e si ritroverà periodicamente.

Sempre in quest’occasione, sono stati poi resi noti e presentati i dati sull’azione di vigilanza dell’Ispettorato conseguiti durante il 2016, dove è emersa innanzitutto un’efficace e buona sinergia con gli istituti Inail e Inps.
Si è poi passati ai numeri e ai dati: innanzitutto quelle nazionali, fatte di una forza ispettiva complessiva che consta di un esercito di 4.400 ispettori, di cui 1.500 unità suddivisi tra Inps e Inail e con circa 200.000 interventi ispettivi effettuati nell’ultimo anno sull’intero territorio nazionale (160.000 dall’Ispettorato del Lavoro contro i soli 30mila effettuati dagli ispettori previdenziali Inps). A livello locale, sono invece 54 le risorse ispettive presenti che compongono e fanno capo alla struttura accorpata dei territori di Asti e Alessandria (18 nella sola realtà astigiana, con una “task force” composta da 8 ispettori civili, 3 ex militari dei Carabinieri, 6 ispettori Inps e uno dell’Inail, ndr), di cui 32 ispettori civili e 6 militari che fanno parte del Nucleo Ispettorato del Lavoro, una speciale struttura che viene gestita direttamente dai Carabinieri che intervengono congiuntamente con l’Ispettorato, nel caso si presentino forme di lavoro nero in aziende o nel contrastare fenomeni di grave entità come la piaga del caporalato, fenomeno che però nell’Astigiano ha permesso di rilevarne l’assenza nell’ultimo anno. A questi, vanno sommati i restanti 16 ispettori che sono occupati in Inps e Inail, impegnati maggiormente nel loro compito nelle attività volte al recupero retributivo e contributivo.

Nel corso del 2016 nella nostra Provincia sono state 655 le ispezioni effettuate nelle aziende del territorio (di cui 177 realizzate dal speciale reparto del Nucleo NIL dei Carabinieri) che hanno portato a 41 sospensioni per attività imprenditoriale, ossia all’impiego irregolare di personale assunte in piccole imprese o attività a conduzione familiare in nero pari a sopra il 20%; proprio riguardo al lavoro in nero, è il settore terziario (quello del settore del commercio e dei pubblici esercizi), che ha raggiunto il più alto numero di lavoratori trovati intenti all’impiego totalmente in nero, con 135 casi riscontrati su un totale di 224 casi accertati.

La maggior parte delle ispezioni effettuate sono state riscontrate nei settori dell’edilizia (208 di cui 194 ispezioni concluse e terminate entro l’anno) e del terziario (ben 338) e, in quest’ultimo settore che registra un tasso di irregolarità stimato nel valore massimo del 50,78%, con una media constatata di un’azienda ispezionata su due che, quindi, è risultata non essere regolare. Sono state 147 invece, le irregolarità accertate in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Inoltre il fenomeno dei voucher tanto discusso negli ultimi mesi riguardo al suo utilizzo, ha visto un “boom” di comunicazioni pervenute tra ottobre e dicembre 2016 con oltre 9.980 richieste, permettendo tuttavia all’Ispettorato di scoprire 15 lavoratori totalmente irregolari.

Nel campo dell’agricoltura invece, nell’Astigiano, sono stati 57 le ispezioni effettuate negli scorsi 12 mesi di cui 47 concluse a fine anno, riscontrando in questo settore ben 51 lavoratori in nero irregolari occupati, soprattutto hanno riguardato agriturismi e lavoratori utilizzati nel periodo della vendemmia. Tuttavia, il dato complessivo sulle irregolarità delle ispezioni definite che comprende anche il settore dell’industria, vede un tasso di irregolarità complessiva pari al 45,7%. Infine, è stata accertata un’evasione contributiva totale pari a 7.442.133 euro, di cui la fetta più consistente anche in questo caso proveniente dal mondo del settore terziario con quasi 6,3 milioni, dove si rivela la più alta concentrazione di evasione che grazie al lavoro degli ispettori Inps e Inail, è stata recuperata. Il resto viene dall’edilizia (734mila), 408mila euro recuperato dal settore dell’industria e poco meno di € 10.000 dall’agricoltura.

L’ultima fotografia sulla nostra Provincia, vede da un lato l’esclusione dell’impiego e utilizzo di lavoratori minori, mentre dall’altro è stato rilevato il sempre più crescente e preoccupante fenomeno di episodi di ricatto sessuale prima dell’inizio di un rapporto di lavoro in piccole-medie aziende sparse nel territorio: una piaga preoccupante che colpisce non solo ragazzine ma che riguarda anche donne di tutte le età.

In conclusione, Fossati ha voluto poi sintetizzare gli obiettivi strategici prefissati per il 2017, quali il consolidamento e potenziamento dell’attività previdenziale, nel proseguire l’attività di recupero retributivo, un’attenzione sempre più alta e lotta alle frontiere, e una vigilanza costante e speciale presa come impegno nel settore dell’agricoltura.

L’Ispettorato territoriale del Lavoro ha sede in corso Dante n. 31, nella stessa sede dove si trova il Centro per l’Impiego, ed è aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 rivolta a tutti coloro che hanno subito vessazioni o casi anche di mobbing sul lavoro, rivolgendosi direttamente per avviare e intraprendere le varie cause in ambito lavorativo. Per maggiori informazioni e per prendere un appuntamento, si può contattare il centralino 0141-532200, o scrivere una e-mail, all’indirizzo Itl.Asti-Alessandria@ispettorato.gov.it

Neil Palladino