Asti, allo Spazio Kor va in scena “Butterfly 1983” della Compagnia della Magnolia

Una storia vera di sesso, amore e spionaggio sul diplomatico-spia Boursicot, giovedì 13 aprile alle 21 allo Spazio Kor (ex Chiesa di San Giuseppe).

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Continua la stagione “_delPresente” dello Spazio Kor di Asti (ex Chiesa di San Giuseppe). Un importante cartellone tra teatro di ricerca, danza contemporanea e contaminazione realizzato dalla Fondazione Piemonte dal Vivo e dall’Associazione CRAFT, in collaborazione con il Teatro degli Acerbi.

Giovedì prossimo, la Piccola Compagnia della Magnolia porterà in scena il nuovo spettacolo “1983 Butterfly”.
Nello scenario italiano della più recente sperimentazione teatrale, la Piccola Compagnia della Magnolia è senza dubbio una presenza di rilievo, capace di porsi in evidenza per l’alta qualità della ricerca. Poter testimoniare fra le nuove generazioni gli apporti produttivi di registi e autori emergenti, capaci di introdurre nella visione drammaturgica elementi innovativi di contemporaneità e di riflessione storica tali da far meglio comprendere la realtà del presente, è sempre da leggersi come segnale positivo di vitalità e di rinnovamento.

È quanto riesce a fare con estrema efficacia la giovane e promettente regista torinese Giorgia Cerruti con lo spettacolo “1983 Butterfly”, storia d’amore e di spionaggio basata sulla controversa biografia di Bernard Boursicot, diplomatico-spia bretone presso l’ambasciata francese di Pechino.
L’incontro di questi nel 1964 con la cantante dell’Opera di Pechino, Shi Pei Pu, negli anni in cui Mao Tze-Tung era alla guida della Repubblica Popolare Cinese, s’intreccia al corso della politica internazionale della seconda metà del Novecento e si definisce attraverso lo sviluppo di eventi personali ai limiti dell’inverosimile, articolati attraverso l’arco di decenni.

“Io sono un uomo che ha amato una donna creata da un uomo. Tutto il resto non ha senso, non è niente”.
Forte del contributo al testo dello stesso Boursicot, che ha personalmente revisionato la stesura drammaturgica della suo vissuto personale, la pièce, offre vigorosi spunti per una indagine sulla definizione della sessualità e del gender, sulla manipolazione politica e giudiziaria, sull’opportunità etica e morale e sulla opposizione dei concetti di verità e verosimiglianza.

Una storia oscura, che ha sedotto pittori, scrittori e cineasti tra i quali Cronenberg, che ne trasse la pellicola M. Butterfly. La vicenda, che intreccia amore-politica-spionaggio-sessualità-identità di genere e che a tratti si congiunge all’opera di Puccini con inquietante accidentalità, ha attraversato vent’anni di storia tra Occidente e Oriente, culminando nel 1983 in un processo fiume che ha scandalizzato il mondo rivelando la parabola di un uomo che “ha amato per vent’anni una donna creata da un uomo”.

Il teatro si interroga su questa storia, chiedendosi come possa la “finzione” parlare di questi amori, all’epoca vietati, senza precipitare nel pathos, nel mero racconto biografico o in un naturalismo di cattivo gusto.
Sul palco Davide Giglio e la stessa Giorgia Cerruti. Scene, luci e video sono di Lucio Diana; assistente regia Cleonice Fecit. Lo spettacolo è stato prodotto per il Festival delle Colline Torinesi.

Biglietti: intero 8 euro, ridotto 5 euro per under 25, over 60, tessera Open, abbonati Teatro Alfieri.
Per info e prenotazioni: cell. 3491781140 – info@spaziokor.it
Il programma sul nuovo sito www.spaziokor.it e sulla pagina fb@SpazioKor.

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