Ancora un anno positivo per il turismo astigiano: aumentano gli arrivi e le presenze

Ieri mattina sono stati resi noti i dati sui flussi turistici del 2016.

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Asti si conferma per il secondo anno consecutivo il territorio che fa registrare il trend di crescita più importante, il migliore in Piemonte che ha una media di crescita di 2,7% per gli arrivi e +2,4 % pe le presenze.

Cresce invece a 2 cifre il turismo astigiano, con un + 11,3% di arrivi e + 8,7% di presenze portando a quasi 350 mila il numero dei pernottamenti registrati nelle strutture ricettive, censite e autorizzate, che operano sul territorio.

“Siamo sulla strada giusta” commenta Luca Mogliotti – Presidente di AstiTurismo “ma non è sufficiente e dobbiamo sempre puntare più in alto e alzare l’asticella. Sono dati confortanti, soprattutto se confrontati con territori con maggiori attrattori naturali come laghi e montagne. E’ solamente l’inizio e vorrei che la crescita fosse esponenziale e che coinvolgesse sia le colline che la città”

L’Astigiano esce da un triennio positivo: nel 2014 i dati furono + 9,5% gli arrivi e + 8,1% le presenze, nel 2015 + 11,27% di arrivi e +9,55 le presenze e il 2016 conferma l’andamento degli anni precedenti.

Complessivamente è l’intero prodotto colline che nel triennio mantiene standard di crescita costanti. Anche le Langhe e l’Alessandrino registrano dati postivi: nel 2015 le Langhe registrò + 4,26 di arrivi e un + 2,9% di presenze, e Alessandria +0,8% di arrivi e + 2,2 % di presenze; il 2016 porta l’Albese e il Roero a + 9,6% di arrivi e + 7,4% di presenze, e l’Alessandrino +3,3% di arrivi e + 3,7% di presenze.

Positivo il dato di Torino (+2,6% A;+2,1% P), del Laghi (+1,4% A; +3,6% P) e Cuneo (+3,9% A; +0,6% P). In lieve flessione i dati di Biella, Vercelli e Novara che sta rientrando in parametri non condizionati dall’evento Expo 2015.

“Che i dati fossero in crescita lo sapevamo” spiega Wanda Migliore, responsabile di AstiTurismo, “E’ l’ATL, e per l’esattezza la signora Luciana Gino, che su delega della Provincia, gestisce il servizio di rilevazione statistica. Ci incoraggia ovviamente il fatto che l’Astigiano sia il territorio più performante del Piemonte, pur avendo un’offerta ricettiva alberghiera inferiore rispetto ai territori limitrofi”.

In Provincia di Asti le strutture ricettive sono infatti complessivamente 587 di cui 62 alberghi e le restanti 525 sono tutte piccole strutture extra-alberghiere per un totale di circa 7.500 posti letto. L’area collinare del sud Piemonte conta complessivamente 30.878 posti letto (11.800 Alessandria, 11.578 Alba e 7.500 Asti).

“Siamo quelli meno attrezzati per i flussi turistici generati dai tour operator che muovono grandi numeri e gruppi numerosi. Il nostro, ricordiamolo, è un turismo individuale o di piccoli gruppi, in funzione della nostra tipologia di offerta: è più difficile da intercettare, più faticoso, perché ti obbliga ad attivare quei canali per andare a stimolare la domanda diretta, ma è comunque un turismo con una maggiore capacità di spesa. Questo fa sì che la nostra offerta ricettiva cresca in modo costante. Nel 1998 le strutture ricettive in Provincia di Asti erano 113. Adesso sono quintuplicate e con esse le opportunità di lavoro e il relativo indotto.”

Analizzando i dati mensili si può osservare che il tasso di crescita si registra nei mesi di marzo (+18,67%) e quelli estivi di luglio (+12,21%) e agosto (+12,55%). Buona anche la crescita nei mesi di settembre (+11,40) e ottobre (+12,37). Tutti superiori al 10% gli altri mesi ad esclusione di gennaio che cresce solo del 2%.

Cresce anche l’escursionismo, ovvero le gite in giornata per turisti che soggiornano in altre località, spesso organizzati in gruppi, ma questo è un dato che non può essere rilevato dal sistema statistico, perché il pernottamento non avviene sul nostro territorio. “Considerando che lo scorso anno un solo tour operator ha portato 18 mila tedeschi in visita ad Asti” commentano dagli uffici di AstiTurismo ”e che quest’anno replicherà, possiamo dire che il turismo astigiano è comunque in buona salute. Tuttavia abbiamo ancora ampi margini per migliorare, ovviamente se continueremo ad avere la fiducia del territorio e dei Soci”

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