A Montechiaro d’Asti intensa partecipazione alla Via Crucis animata dai giovani

A Montechiaro d'Asti ci sono aspetti della tradizione che vanno a braccetto con la fede come la Via Crucis al Venerdì Santo.

Da qualche anno, con l’arrivo di don Paolo Prunotto, sono i ragazzi dell’oratorio i veri protagonisti delle letture con i lumini che segnavano le sette stazioni con una croce bianca. La partenza era stata fissata dalla chiesa di Sant’Anna che era stata sede della confraternita delle umiliate costuita nel 1710, la via Crucis si è snodata dalla via principale del paese con arrivo sul sagrato della chiesa parrocchiale di Santa Caterina.

Il messaggio rappresentato dai giovani è stato un invito alla fede e alla speranza, se nel futuro Cristo sarà presente nella vita delle persone, sarà la sua ragione di vita. Al canto di NADA TE TURBE di Teresa d’Avila, la Via crucis ha percorso la via principale del paese, con momenti di riflessione e di preghiera: ad ogni stazione i ragazzi raccolgono fiorellini da donare all’ultima stazione a Gesù Crocifisso, con cui ogni fedele ha voluto lasciare le sue debolezze e le sue fragilità i suoi peccati condividendo il peso della croce.

Con l’adorazione del Crocifisso, seguita dal bacio della croce si è conclusa la Via Crucis, con il parroco che ha ringraziato i ragazzi dell’oratorio per questa edizione, semplice ma ricca di contenuti, e ha evidenziato il ruolo della cantoria nell’interpretare i canti religiosi, in un divenire sempre in crescendo, come strumento per elevare l’anima a Dio.

Ogni anno in chiesa c’è sempre più gente che ammira i giovani e che, dal loro entusiasmo ed interpretazione della Via Crucis, attinge un messaggio evangelico importante.

1 via crucis 2017 002