L’UST di Asti aderisce al protocollo d’intesa per la Rete Permanente di Parità

In data 29 marzo 2017 il Dirigente Dott. Franco Calcagno ha sottoscritto l'adesione dell' Ufficio Scolastico Territoriale di Asti al Protocollo d'Intesa volto all'istituzione ed all'operatività di una Rete Permanente di Parità finalizzata alla progettazione ed alla realizzazione di interventi atti a rimuovere la discriminazione di genere ed ogni altra forma di differenza, promosso dalla Consigliera di Parità della Provincia di Asti, Prof.ssa Chiara Cerrato.

Firmatari del Protocollo sono inoltre l’Agenzia Piemonte Lavoro, il Comune di Asti, la Direzione Territoriale per il Lavoro, la Direzione ASL di Asti, l’INPS, i sindacati CGIL-CISL-UIL e le Associazione Disabili. Con l’adesione al Protocollo le parti promuovono una fattiva e propositiva collaborazione mirata alla costituzione di un sistema integrato di politiche del lavoro, che favorisca la comunicazione degli attori sociali coinvolti.

La Rete è finalizzata all’attivazione di azioni positive quali: la raccolta di segnalazioni riguardanti forme di discriminazione; la promozione ed il coordinamento di progetti anche attraverso l’individuazione delle risorse dell’Unione Europea; la gestione delle comunicazioni tra gli attori del territorio per far incontrare le diverse esigenze, proposte, indicazioni; la diffusione della conoscenza e dello scambio delle buone prassi.

Cerrato: ” Questa nuova adesione rinforza l’operato della Rete, nell’ottica dello sviluppo e del coordinamento di reti locali tra istituzioni pubbliche e private per la prevenzione, il contrasto e la rimozione dei fenomeni di discriminazione. Il prossimo appuntamento dei firmatari è previsto presso la Sala Giunta della Provincia in data 10 aprile”.

Calcagno: “Il tema e le attività oggetto del protocollo sono certamente in linea con l’ operatività quotidiana che si realizza nelle scuole. Norme e applicazione delle stesse sono strumenti presenti nella programmazione e nel concreto degli apprendimenti.

I nostri studenti e i docenti dedicano la giusta attenzione ad argomenti così rilevanti, la trasversalità di principi per la cittadinanza pervade ogni disciplina e non solo. Infatti una didattica innovativa per l’inclusione deve necessariamente comprendere le pari opportunità. Il mondo dell’educazione e della formazione, statisticamente, si declina al femminile e, sempre maggiore, cresce la necessità di equilibrio fra le varie visioni educative che non devono essere e non sono suddivise in modo netto, ma che costituiscono una concreta integrazione per raggiungere l’obiettivo di unitarietà educativa a cui dobbiamo sempre ispirarci come educatori/formatori.”