ASL AT organizza tre importanti incontri sull’abuso e maltrattamento ai danni dei minori

Un seminario di approfondimento e studio rivolto agli studenti e un convegno di aggiornamento per medici, infermieri, operatori socio sanitari, dirigenti scolastici, insegnanti, forze dell’ordine, avvocati e studenti universitari, sono il focus sul quale: Asl AT attraverso l’equipe abuso e maltrattamento per la segnalazione e la presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento ai danni di minori, puntano per fare chiarezza sul triste e spregevole fenomeno della violenza sui minori.

I due momenti formativi si terranno: il primo, i prossimi 27 e 28 marzo nella sala consiliare della Provincia, mentre il secondo si svolgerà nell’Aula magna dell’Università di Asti il 21 aprile. Con lo slogan “Se penso reagisco… Stop alla violenza”, l’Equipe Multidisciplinare, guidata dal Dott. Maggiorino Barbero, Responsabile e Direttore del Dipartimento Materno Infantile, accoglie insieme agli operatori della Struttura Ostetricia e Ginecologia le donne e i minori vittime di violenza, seguendo le procedure di legge per produrre il materiale necessario per la segnalazione.

Con il “Codice Rosa” del Pronto Soccorso, si presta soccorso alle donne vittime di violenza, le quali si presentano anche con lesioni importanti, accompagnate dai figli, che vengono ricoverati in “stanze segrete”, fino alla presa in carico dei servizi sociali, su intervento della Magistratura.
Naturalmente, se i figli avessero il coraggio di comunicare con persone amiche di cosa accade in famiglia, si potrebbero evitare casi tragici, che ogni giorno vengono trasmessi dai mass media.
L’Equipe Multidisciplinare per la segnalazione e presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento ai danni di minori, composta da varie figure professionali: Medici, Operatori Socio Sanitari, Agenti di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica e da un Giurista che segue le procedure legali per la comunicazione alla Magistratura, si adopera per la collaborazione in rete.
Durante l’attività svolta molte violenze vengono perpetrate nei confronti di minori e di giovani adolescenti, che subiscono direttamente aggressioni o devono sottostare alle violenze in famiglia o extra familiari.
Le violenze si suddividono in varie forme:
maltrattamento psicologico;
patologie delle cure: incuria, discuria ed ipercuria;
abuso sessuale
violenza assistita

L’Equipe, che da anni è attiva sulla prevenzione ed informazione dei fenomeni di abusi sessuali, maltrattamenti fisici e psicologici dei minori, grazie anche alla collaborazione della Magistratura, quest’anno rivolge la propria esperienza verso il fenomeno della violenza sulle donne, che si riversa anche sui figli, prevalentemente minori, “violenza assistita”, in quanto assistono in modo perpetuo alla crudeltà del padre sulla madre, con un ruolo da spettatori impotenti, non avendo la facoltà per intervenire o non conoscendo i mezzi per poterlo fare.
Si è provveduto alla stesura di un Protocollo d’Intesa con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Asti per intervenire direttamente presso gli istituti scolastici (dalle materne alle superiori), in supporto agli insegnanti, che affrontano quotidianamente le problematiche degli studenti, che subiscono disagi a scuola (bullismo) e violenze di vario genere.
La violenza sulle donne è un fenomeno sociale in evoluzione, dove le vittime non solo le donne ma anche i figli, i quali sono presenti durante i litigi ed aggressioni fra genitori, con problemi che si portano anche a scuola. E’ pertanto necessario affrontare l’argomento in un luogo, dove i ragazzi trascorrono la maggior parte del loro tempo, perché può essere fonte di scambi di opinione tra loro, materia di studio, ma soprattutto informarli a chi rivolgersi in caso di necessità.
Questa è anche l’occasione per attivare una prevenzione sui giovani che saranno in futuro degli adulti, con delle responsabilità e con delle famiglie a loro volta.
Il progetto è rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, agli insegnanti ed ai dirigenti scolastici.

Obiettivi e finalità:
Descrizione sintetica delle forme di violenza – Consiglio d’Europa: “Convenzione di Lanzarote” del 12 luglio 2007 adottata in Italia con Legge n. 172 del 01 ottobre 2012 e “Convenzione di Istanbul” del 7 aprile 2011 adottata in Italia il 19 giugno 2013
Descrizione generale di ciò che può fare la scuola e l’Equipe Multidisciplinare, in caso di episodi di violenza.
Promuovere la meritocrazia di ragazze e ragazzi, anche attraverso la formazione, che si impegnano concretamente sul fenomeno della violenza femminile.
Sostenere e promuovere iniziative svolte a rafforzare il ruolo delle donne, che hanno subito violenze, soprattutto dove vengono violati i diritti di un minore sia maschio che femmina, per vivere una vita serena in famiglia, anche con genitori separati.
Divulgazione di una pubblicazione informativa da distribuire agli alunni ed insegnanti.

Strategie educative:

agire direttamente sugli studenti per farli ragionare sull’argomento, per informarli sulle conseguenze, che possono sfociare nascondendo il proprio disagio e paure;
evitare che sfoghino la violenza sulle compagne di scuola e sulla partner (violenze sessuali ed aggressioni), molte volte cercando di emulare il genitore violento;
fare un piano di azione con gli alunni e gli insegnanti, facendo partecipare le Forze dell’Ordine;
verificare con test anonimi compilati dai ragazzi, se in famiglia assistono ad episodi di violenza.
Discutere con gli studenti di ciò che è possibile fare, in quanto le discussioni in classe sono di vitale importanza. La maggior parte dei figli oltre ad avere paura del genitore violento lo disprezza.

Durante la violenza domestica la “donna/mamma” subisce:

il ricatto da parte del marito sui figli con sensi di colpa
intimidazione
isolamento
svalorizzazione
segregazione
aggressione fisica e sessuale
false riappacificazioni
psicologica
stalking
deprivazione economica

Svolgimento lavori:
Incontri presso le Scuole medie inferiori e medie superiori, in base ad esperienze pregresse e su indicazioni dell’Ufficio Scolastico Territoriale, con l’intervento di esperti del settore : Magistrati, Forze dell’Ordine e dei componenti dell’Equipe, consulenti esterni.
Intervento presso l’Università Uni-Astiss Polo Universitario Asti Studi Superiori.
Interventi con le famiglie presso le parrocchie con i componenti dell’Equipe.
Tempo previsto: dodici mesi.
Stesura pubblicazione con testimonianze di esperienze reali e sintetici cenni legislativi.
Modalità prevista per la verifica dei risultati: relazione annuale.
Chiusura lavori:
Convegno rivolto agli studenti delle scuole superiori e università, ai docenti, agli operatori socio sanitari, medici, avvocati ecc., con la partecipazione dei Magistrati della Procura della Repubblica di Asti e Procura dei Minori di Torino e Tribunale dei Minori di Torino, delle Forze dell’Ordine e Avvocati.
Presentazione Progetto:

Responsabile Progetto e Responsabile Scientifico – Maggiorino Barbero – Direttore Dipartimento Materno Infantile e Responsabile Equipe

Redazione e Referente Progetto – Anna Maria Scarrione – Giurista – Referente Equipe – mail: ascarrione@asl.at.it – Tel. 0141/489886 – 485462