Finpiemonte diventa intermediario finanziario vigilato da Bankitalia

Banca d’Italia ha autorizzato Finpiemonte “all’esercizio dell’attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico ai sensi degli articoli 106 e seguenti del Testo unico bancario”.

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Il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino e l’Assessore alle Attività Produttive, Giuseppina De Santis, hanno espresso soddisfazione per l’esito positivo del procedimento avviato da Finpiemonte «per operare secondo le condizioni del nuovo albo degli intermediari finanziari di Banca d’Italia, un riconoscimento che consentirà alla nostra società in house di lavorare al meglio a supporto della crescita, dello sviluppo e dell’innovazione del sistema economico del territorio. È un risultato importante, frutto di un lungo lavoro in questi mesi da parte dei vertici e degli uffici di Finpiemonte. Ciò permetterà di assicurare, nell’interesse regionale, una gestione efficace delle risorse, garantendo una leva importante alle nostre imprese e una piena sinergia sull’utilizzo dei fondi messi a disposizione direttamente dalla Regione, dagli istituti di credito e da altre istituzioni finanziarie».

Il Presidente di Finpiemonte Fabrizio Gatti ricorda che si è trattato di una sfida importante, che ha richiesto grande impegno da parte della struttura interna e del management e dichiara «Insieme alla Regione, abbiamo lavorato molto per creare le condizioni necessarie per la trasformazione di Finpiemonte, un processo che ha richiesto un’attenta riorganizzazione e l’avvio di un piano di rafforzamento patrimoniale, indispensabile per poter presentare l’istanza di autorizzazione a Banca d’Italia per l’iscrizione all’Albo Unico degli intermediari finanziari. L’evoluzione di Finpiemonte, fortemente voluta dalla Regione, aumenterà il capitale complessivo della Società fino a 600 milioni di euro entro il 2020. Nel suo nuovo ruolo Finpiemonte affiancherà le istituzioni nell’attuazione di politiche per il consolidamento e l’adeguamento del sistema produttivo, offrendo strumenti finanziari innovativi e operando per attivare risorse aggiuntive per il territorio regionale sfruttando l’effetto moltiplicatore della leva finanziaria sul proprio capitale».

NOTA
Dal 2009 Finpiemonte era iscritta nell’Elenco Generale, art. 106 del Testo Unico Bancario (TUB) degli intermediari finanziari vigilati dalla Banca d’Italia ed era pertanto autorizzata a concedere finanziamenti sotto qualsiasi forma. Il D.M. 53/2015, entrato in vigore il 23 maggio 2015, aveva ridefinito, tra le altre cose, il contenuto delle attività riservate agli intermediari finanziari e le circostanze in cui potevano essere esercitate nei confronti del pubblico. In base alla riforma del titolo V, entrata in vigore l’11 luglio 2015, gli intermediari finanziari sono ora autorizzati dalla Banca d’Italia all’esercizio dell’attività di concessione di finanziamento sotto qualsiasi forma – incluso il rilascio di garanzie – e iscritti in un apposito albo previsto dall’art. 106 del TUB, come modificato dal D.lgs. 141/2010 (nuovo TUB). Fermo restando l’esercizio dell’attività di concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma nei confronti del pubblico, gli intermediari finanziari possono svolgere l’attività di gestione di fondi pubblici ai sensi dell’art. 47 del TUB, anche in via non subordinata.

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