Federico Cirone: “Crisi dell’Asti DOCG, il forte legame tra etichetta e territorio”

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Federico Cirone sulla crisi dell'Asti DOCG.

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“La vecchia politica ha da sempre una caratteristica distintiva: non approfondisce mai a fondo un tema, ne sfrutta l’enfasi mediatica e poi lo abbandona quando l’interesse diminuisce.
La nuova generazione ha il dovere di invertire questa tendenza e io, nel mio piccolo, voglio fare la mia parte.

Nei giorni scorsi ho posto l’accento sulla crisi del nostro Moscato e sulla necessità di intervenire per il bene stesso della città. Ho deciso di andare a fondo, partendo dall’origine stessa della normativa che tutela i nostri vini, cercando chi ne ha scritto i contenuti, chi ne ha capito la necessità.

Lo scorso mercoledì, durante una serata del Lions Club Asti Alfieri, ho avuto l’onore e il piacere di confrontarmi con il Dott. Andrea Desana, figlio di quell’On. Paolo Desana che nel 1963 fu relatore al Senato della Repubblica e primo firmatario del DPR n.930 del 12/07/1963 “NORME PER LA TUTELA DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE DEI MOSTI E DEI VINI”.

Con Il Dott. Desana ho approfondito il forte legame che sussiste fra il nome di un vino e il territorio che lo produce e la diretta conseguenza dell’importanza di difendere a livello normativo le etichette stesse, per il bene di produttori, consumatori e appunto del territorio. Dal decreto sono emerse anche le basi per creare i Disciplinari che regolamentano le delimitazione, i vitigni e le caratteristiche organolettiche di ogni vino.

La denominazione di un vino prevede inoltre di indicare oltre al vitigno anche il territorio a cui esso appartiene e da qui ha preso vita il MOSCATO D’ASTI Docg, uno dei fiori all’occhiello del Monferrato. Il fatto stesso che venga indicato il nome della nostra città su questa etichetta rende prioritario intervenire quando si presenta una situazione critica come quella attuale, per l’onere e l’onore di portare alto il nome di Asti.

Continuerò ad approfondire la mia ricerca, andrò a verificare con i nostri produttori lo stato dei fatti e sarò in prima linea, come cittadino astigiano, per fornire il mio contributo.
Solo dalla profonda consapevolezza di un problema si possono porre le basi per la sua risoluzione.

Difendiamo il nostro vino, proteggiamo il nostro territorio, tuteliamo la nostra economia.”

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