Asti, c’è fermento a sinistra sul nome del candidato a sindaco

Il Partito Democratico è l'unica grande forza che non ha ancora sciolto le riserve in vista delle elezioni di primavera.

Fatto abbastanza inedito, dal momento che è attualmente è l’espressione della maggioranza che governa la città.

Rilanciato già da diverse settimane, oggi è arrivata l’ufficialità della non ricandidatura di Fabrizio Brignolo al secondo mandato come primo cittadino. Alla base delle decisioni del sindaco uscente la volontà di tornare alla vita forense, ma di sicuro non è da trascurare il fatto che alcuni progetti del primo cittadino, non ultimo il teleriscaldamento, si siano arenati in Consiglio Comunale.
Il candidato principe della sinistra potrebbe essere Angela Motta, consigliere regionale che ha dato la propria disponibilità all’incarico, ma non è da escludere un “modello Milano” che preveda come candidato una personalità proveniente dalla società civile e slegato alle diverse anime del partito.
Questo anche alla luce delle diverse traversie che il PD, sempre più vicino a una secessione, sta vivendo in questi ultimi tempi. Una situazione, che se dovesse esplodere a livello nazionale, potrebbe diventare molto rischiosa anche per la tenuta di ipotetiche coalizioni a livello locale.
Ed ecco che, in questo quadro, prende forma la candidatura di Beppe Rovera, giornalista in pensione del TGR Piemonte, che potrebbe rappresentare quel volto fuori dagli schemi di partito classici e nello stesso tempo sancire una svolta netta rispetto all’amministrazione Brignolo.

Alessandro Franco