Memoria e fede: il Teatro degli Acerbi va in scena giovedì

Lo spettacolo del Teatro degli Acerbi "Even" sarà l'anteprima per la rassegna “Le Sfide della Fede 2017”.

Si tratta di un cartellone di spettacoli teatrali e musicali che si svolgerà ad Asti sulla tematica delle sfide della Fede e della cultura nel nostro tempo, promosso dall’Istituto Oblati Di San Giuseppe e il Progetto Culturale della Diocesi di Asti, con la direzione del Teatro degli Acerbi.
Alla rassegna che è sostenuta dalla Fondazione CRasti e da aziende locali collaborano anche Pastorale Giovanile della Diocesi di Asti, Istituto per la Storia della Resistenza AT e Uni-Astiss Polo Universitario.
Quello prposto è un percorso attraverso il linguaggio teatrale per affrontare le”Sfide” tra ragione e Fede, tra l’uomo e Dio.
Dopo tre anni, la rassegna costituisce una proposta culturale riconosciuta a livello provinciale del tutto trasversale e complementare alla programmazione negli altri luoghi culturali astigiani, sia per la tematica, sia per l’uso e la trasformazione di spazi fuori dai teatri, sia per il linguaggio di rappresentazione.
Gli artisti coinvolti rappresentano vere e proprie drammaturgie per gli spazi, incontri con il pubblico, offrendo il loro punto di vista artistico su temi laici e religiosi del nostro tempo. Il tutto attirando le attenzioni di credenti e laici, uomini e donne, anziani e bambini. Ed in questo tempo, il teatro al di là del teatro, delle sue consuetudini e ripetizioni, si fa strumento di riflessione e condivisione.

L’anteprima della rassegna sarà giovedì prossimo, 26 gennaio, alle 21, allo Spazio Kor (ex Teatro Giraudi) con “Even. La memoria dei giorni”, omaggio a Etty Hillesum per la Giornata della Memoria 2017.
Il progetto coinvolge anche il Centro Culturale Edith Stein di Bra e l’ Istituto per la Storia della Resistenza di Asti. Il testo è di Patrizia Camatel, in scena con Tommaso Massimo Rotella, regista dello spettacolo.
“Even” è il termine ebraico che designa il sasso che si pone sulla tomba per ricordare le persone care: maggiore è il numero dei sassi, tanto meglio è onorata la memoria del defunto.
Il lavoro teatrale, come un umile sasso, vuole rendere omaggio alle vittime dell’orrore nazista di tutte le nazionalità. E lo fa attraverso l’atto “sacro” di raccontare una storia, per non far cadere nell’oblio tante di vite spezzate. Uno spettacolo sulla Shoa, sulla memoria, ma non solo.
La storia prescelta, la voce rievocata, tra milioni, è quella di Etty Hillesum, giovane intellettuale ebrea olandese deportata e morta ad Auschwitz con la sua famiglia il 30 novembre 1943, a soli 29 anni.
L’ingresso è gratuito. Per info: cell. 3392532921 – info@teatrodegliacerbi.it – www.teatrodegliacerbi.it