Emergenza sanitaria: il sindaco di Nizza convoca i rappresentati Nursind di Asti e Alessandria

La denuncia del Nursind (sindacato delle professioni infermieristiche) relativa alle criticità della sanità astigiana ed alessandrina non è passata inosservata.

Tra chi, fin da subito, si è interessato alla vicenda vi è sicuramente Simone Nosenzo, che in qualità di sindaco di Nizza Monferrato e presidente dell’assemblea dei sindaci dell’Asl di Asti ha voluto convocare i segretari territoriali di Asti ed Alessandria, Gabriele Montana e Salvo Lo Presti (anche componente del direttivo nazionale Nursind).
Durante l’incontro si è fatta luce sulle problematiche e sulle criticità della Sanità astigiana, un focus fortemente voluto dalle due parti per cercare di analizzare al meglio la situazione attuale e per giungere a delle soluzioni condivise.

Dal confronto, Simone Nosenzo, in qualità di presidente dell’assemblea dei sindaci dell’Asl di Asti, si è reso disponibile a convocare la conferenza dei sindaci dell’astigiano per trattare la situazione d’emergenza degli ultimi mesi.
Dal canto suo, invece, Nursind ha espresso la massima fiducia nei confronti delle decisioni che verranno prese, ribadendo l’appoggio del sindacato ad ogni azione comune.
Parere favorevole da entrambe le parti è stato espresso anche per quanto riguarda la prossima raccolta firme (per la richiesta di referendum) a favore dell’abrogazione della DGR 1-600, sull’adeguamento della rete ospedaliera.

Al di là di qualsiasi partito politico che si schiererà a favore della raccolta firme, Nursind si è detto favorevole all’iniziativa, che fin da subito promuoverà attivamente perché, come testimoniato da Salvo Lo Presti: “La DGR 1-600 è stata deleteria per la Sanità piemontese. L’idea politica probabilmente era quella di ridurre gli sprechi, ma in realtà è stata un fallimento, come ora si può vedere chiaramente. La decisione regionale – continua il componente del direttivo nazionale Nursind – ha peggiorato il sistema sanitario regionale con tagli indiscriminati”.

Riguardo alla situazione astigiana, Nursind, per voce del segretario territoriale Gabriele Montana, ha chiarito come nonostante le criticità di questo periodo, il direttore generale dell’Asl At, Ida Grossi, sta cercando di tamponare come meglio può la situazione, facendo i conti con le limitate disponibilità fornite dalla Regione, frutto di tagli alla Sanità indiscriminati.

Tra le criticità della Sanità astigiana, si è analizzata durante il confronto anche la difficile situazione dell’ospedale di Nizza Monferrato, che dopo la chiusura dei reparti, si trova con il solo punto di primo intervento attivo, una scelta che insieme al blocco del segmento di Acqui Terme ha inevitabilmente aggravato la situazione, già critica, degli ospedali di Asti ed Alessandria, ora al collasso.

Nursind, in accordo con le parole del sindaco Nosenzo, ha ribadito come i cittadini nicesi e della zona debbano continuare ad avere un servizio sanitario efficiente ed esaustivo per le esigenze dei cittadini e come il sindacato sia vicino agli infermieri di Nizza che in questi anni hanno lavorato qui e devono continuare a lavorare a Nizza Monferrato. “Proprio per questo – dice Gabriele Montana – continueremo a tutelare i loro diritti ed essere al loro fianco come abbiamo fatto fino ad ora”.
Nursind, anche per quanto riguarda la situazione nicese, si è quindi reso disponibile ad intraprendere azioni comuni in accordo con gli amministratori locali, volte sia alla tutela della cittadinanza, che dei lavoratori.

Se per l’astigiano, grazie soprattutto al sindaco di Nizza Monferrato, c’è stato un pronto intervento per analizzare al meglio la situazione sanitaria e giungere ad una soluzione, dal mondo politico alessandrino si attendono ancora prese di posizione in merito alle criticità degli ospedali locali.