Cura del dolore: nelle farmacie una guida al corretto uso degli oppiacei

Sarà disponibile dal 23 gennaio, nelle farmacie piemontesi, la “Guida informativa all’utilizzo degli oppiacei”.

Il lavoro è stato curato da EuroPain Laboratory, un gruppo di professionisti con un’esperienza ultraventennale in algologia, coordinato dalla dottoressa Rossella Marzi, responsabile della rete algologica piemontese.

L’obiettivo è spiegare ai cittadini, attraverso un linguaggio semplice e divulgativo, l’importanza dell’impiego dei farmaci oppiacei per una corretta gestione del dolore, fornendo risposte a dubbi e perplessità che continuano a sussistere circa questa categoria di analgesici.

L’iniziativa, resa possibile grazie alla collaborazione con la Regione Piemonte, intende superare l’oppiofobia ancora presente nella popolazione, a vantaggio di una migliore appropriatezza terapeutica nel controllo della sofferenza.

Per l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta “l’iniziativa è indubbiamente utile per informare in modo corretto i cittadini sull’uso appropriato dei farmaci oppiacei per il trattamento del dolore. La brochure realizzata va proprio in questa direzione: uno strumento informativo di semplice consultazione, che cerca di fare chiarezza su alcune false convinzioni sugli oppioidi – erroneamente ritenuti analgesici che danno dipendenza psicologica o indicati solo per malati oncologici – fornendo, invece, consigli per un corretto utilizzo di medicinali sicuri e di comprovata efficacia terapeutica.”

Secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’uso appropriato dei farmaci oppiacei è indice di una corretta gestione del dolore severo; nel trattamento delle forme algiche croniche, il loro utilizzo deve rappresentare una scelta in un contesto di strategie terapeutiche specialistiche adeguatamente eseguite e condivise.

Per ottenere il massimo risultato in termini di sollievo dalla sofferenza, con minima incidenza di effetti collaterali indotti dai farmaci, è però fondamentale che il paziente sia opportunamente informato sulla scelta prescrittiva del medico, superando paure e dubbi immotivati.