Asti: nuovi fondi per contrastare l’emergenza abitativa

Sono state presentate ieri in municipio ad Asti, le nuove misure messe in campo dall'amministrazione comunale per fronteggiare l'emergenza abitativa.

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Le risorse sono messe a disposizione dalla Regione Piemonte e saranno utilizzate nel corso del 2017 per sostenere contratti di affitto a canone agevolato per famiglie in difficoltà.

A illustrare le iniziative del Comune e presentare le attività svolte sono stati il sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, l’assessore alle Politiche Sociali, Piero Vercelli, e la responsabile dello sportello per la cittadinanza “Servizio Ca.sa.”, Ornella Lovisolo assieme ad Andrea Berzano, dirigente del settore dei Servizi Sociali del Comune.

L’assessore Vercelli, ha sottolineato come negli ultimi 24 mesi si sia dimezzato il numero di famiglie a cui il Comune ha dovuto interessarsi direttamente: si è passati dalle novanta famiglie di inizio 2015 alle attuali quarantacinque prese in carico dal Comune. Molte di queste sono ricorse al Fondo di morosità incolpevole, una specie di Fondo Salva-sfratti riservato a quei nuclei famigliari che si trovino impossibilitati a provvedere al regolare pagamento del canone di locazione, a causa della consistente riduzione del reddito del nucleo familiare a seguito di perdita di lavoro, licenziamento, cassa integrazione. “Una situazione che è calata sensibilmente, ma che ha garantito – spiega ancora Vercelli -, una certa gestione chiara e semplificata dell’emergenza da parte del Comune, che ha valutato accuratamente assieme agli uffici comunali competenti, i singoli casi di persone che avevano necessariamente bisogno. E proprio grazie a questo, aggredendo i casi concreti che hanno dovuto affrontare sul tavolo, si è riusciti a raggiungere risultati importanti”.

Sempre il titolare dei Servizi Sociali, si è poi voluto soffermare sulla situazione delle varie strutture dislocate in città, occupate abusivamente da diversi anni e che saranno entro breve liberati. Per quanto riguarda l’ex complesso ASL di via Orfanotrofio, sta proseguendo l’iter di progettazione e i dettagli per una soluzione accettabile e condivisa su una riconversione e una sua nuova destinazione d’uso adeguata. È stato invece raggiunto un accordo di compromesso per la palazzina di Strada Fortino tra la proprietà che chiederebbe di riaverla indietro e i vari inquilini che occupano lo stabile: gli occupanti sono obbligati a un pagamento equo dell’affitto. Si tratta di un accordo provvisorio anche perché nel futuro dell’immobile incombe l’ombra dello sfratto, recentemente previsto e fissato dall’ufficiale giudiziario per il 5 maggio prossimo.
Vercelli, ha poi ribadito che sarà finanziato un’importante investimento sugli ex magazzini comunali dismessi di viale Pilone: saranno non soltanto destinati alle famiglie che attualmente si trovano nella palazzina di viale Orfanotrofio ma anche come punto di presidio per l’intera zona. A buon punto anche la questione delle palazzine di via Allende, con le pratiche che sono state appena attivate per farle passare sotto il controllo del Comune, e per 30 alloggi da destinare a edilizia popolare di via Ungaretti, in cui al massimo entro un anno, dovrebbero partire i lavori con la collaborazione dell’ATC Cuneo. Ancora ben lontana da una soluzione definitiva, invece, la situazione degli alloggi di corso Volta.

Ornella Lovisolo, responsabile del Servizi Ca.sa è andata nello specifico con dati e informazioni dettagliate su quanto è stato realizzato negli ultimi anni. Asti è risultata il secondo comune assegnatario di fondi a livello regionale, preceduta solo dalla Città metropolitana di Torino. Nel 2014 la Regione ha erogato al Comune di Asti fondi di provenienza ministeriale per circa 325.000 euro, interamente utilizzati durante il 2015 per andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli, portando alla risoluzione, in via temporanea, di 82 situazioni per le quali sono stati erogati contributi massimi sino a 8.000 euro per sanare le morosità pregresse a fronte del ritiro della procedura di sfratto e della stipula di un nuovo contratto a favore del medesimo nucleo familiare. “La Regione, visto l’incremento delle domande ricevute, ha raddoppiato la cifra nel 2016, destinando 730.000 euro alla nostra città che potranno essere utilizzate con una procedura migliorativa rispetto a quella precedente, grazie all’innalzamento del tetto massimo di spesa per ciascuna situazione sino a 12.000 euro, con la possibilità di erogare sino a un anno di canoni di locazione relativi al nuovo contratto stipulato”. Questo nuovo finanziamento, sarà riversato entro il termine del 2017 in modo tale da abbassare ulteriormente il numero degli sfratti. Una parte di questi finanziamenti (138.000 euro) saranno trasferiti all’agenzia Ca.sa. “Grazie a tali risorse è stato possibile sostenere finora 109 contratti di locazione. Una buona percentuale delle domande presentate da famiglie in difficoltà nel precedente bando targato 2015 per l’anno appena concluso, sono state prese in considerazione, le rispettive pratiche sono andate a buon fine e i contributi, sono stati equamente suddivise tra cittadini italiani e stranieri”.

Chi fosse interessato a ricevere questo contributo, dovrà presentare domanda presso i locali dello sportello del Segretariato Sociale del Comune, in largo Scapaccino (nei pressi di Piazza Catena, Palazzo Mandela), prelevando e compilando il relativo modulo e tale domanda, se in possesso di tutti i requisiti richiesti (tra questi il reddito ISEE che non deve essere superiore ai 26.000 euro), sarà valutata e vagliata da una relativa Commissione che si pronuncerà su ogni richiesta pervenuta.

Infine, si è fatta poi luce sul fronte delle case popolari dove si prospettano tempi più lunghi. L’ATC sta per completare l’attività di istruttoria delle circa 700 domande pervenute a seguito dell’emanazione del bando concluso nel mese di giugno dello scorso anno ed entro la primavera, sarà resa pubblica la graduatoria provvisoria. Successivamente, coloro che intendano presentare ricorsi potranno farlo e le domande verranno rivalutate, dopodiché la graduatoria definitiva sarà pronta per l’estate 2017. Infine, sono state portate avanti le procedure per il recupero di alloggi inutilizzati, con l’avvio di 13 procedimenti di decadenza per abbandono. Irecupero degli alloggi ha permesso la loro riassegnazione.

Neil Palladino

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