Tre anni per l’Israt di ricerche, pubblicazioni, viaggi della memoria e percorsi didattici

Architettura, cultura, economia, guerra: sono alcune delle voci che compariranno nel "Dizionario del fascismo e dell'antifascismo astigiani" cui lavorerà l'Israt a partire dal 2017.

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La singolare opera, che conterrà anche sintetiche biografie (da Pietro Badoglio ai gerarchi fascisti, dagli antifascisti ai partigiani), impegnerà l’Istituto per tre anni: nel 2017 inizieranno le ricerche che nel 2019 daranno forma al volume. Il dizionario è una delle molte attività contenute nel programma triennale approvato ieri, martedì 29 novembre, all’unanimità dall’Assemblea consortile. L’Israt le realizzerà, pur con limitate risorse derivanti dai tagli degli ultimi anni, con un’attenzione particolare rivolta alle ricorrenze storiche: la guerra civile spagnola sarà ripercorsa attraverso il viaggio della memoria nella Valle dell’Ebro, teatro della più sanguinosa battaglia del conflitto (1936-1939).

Esposto dal direttore Mario Renosio, il programma nel 2017 prevede anche la pubblicazione dei diari di guerra inediti di Angelo Gatti, ufficiale dello Stato Maggiore dell’Esercito, conservati all’Archivio storico del Comune. Il lavoro si collega al centenario della Grande Guerra: da tempo la ricercatrice Israt Nicoletta Fasano è al lavoro per curare la trascrizione dei diari. Il suo nome comparirà nella pubblicazione insieme a quello dell’Amministrazione Provinciale e della Fondazione del Corriere della Sera, partner del progetto. Altre ricerche, nel 70° della proclamazione della Repubblica e della Costituzione, sfoceranno nei volumi “Una repubblica fondata sul lavoro” (storie e memorie delle fabbriche astigiane dalla ricostruzione alla deindustrializzazione) e “Astigiani alla Costituente” (percorsi biografici di una nuova classe dirigente). Il volume “Colline partigiane” (1994) sulla storia della Resistenza astigiana, ormai introvabile, impegnerà l’autore Mario Renosio in una riedizione aggiornata e ampliata sotto il titolo di “Resistere in collina”.

Un altro studio, per il quale l’Israt auspica il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti (il cui presidente Mario Sacco ha visitato di recente la sede di Palazzo Ottolenghi), riguarderà le trasformazioni del mondo contadino dal grande esodo degli Anni Cinquanta del Novecento al riconoscimento Unesco per i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Dando seguito alle collaborazioni già avviate negli anni scorsi, l’Israt proseguirà inoltre nelle ricerche “I partigiani meridionali nella Resistenza piemontese” (in coordinamento con gli Istituti della Resistenza del Piemonte e delle regioni meridionali), “Guerra ai civili: le stragi naziste in Italia (diretta dall’Insmli), “I rastrellamenti nel Nord-Ovest: tempi, strategie, protagonisti, vittime”: voluto dall’Associazione Memoria della Benedicta, coordinato da Brunello Mantelli e svolto localmente da Nicoletta Fasano, lo studio ricostruirà i rastrellamenti nazifascisti nell’area compresa tra Parma, Piacenza, Pavia, La Spezia, Alessandria, Genova, Cuneo, Monferrato e Langhe.
Le attività culturali promosse sul territorio (ad Asti come in molti centri della provincia) riguarderanno la Giornata della Memoria, il Giorno del Ricordo (“I drammi del confine orientale: nazionalismi, foibe, esodo” il titolo del percorso didattico curato dall’Istituto), le rievocazioni del 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre.

Come sempre molto ricco e vario il ventaglio di proposte per le scuole, mentre proseguirà l’attività di consulenza per tesi di laurea. Il 2017 sarà l’anno della guida “Nizza in guerra”, realizzata dagli allievi dell’istituto comprensivo “Carlo Alberto Dalla Chiesa” studiando la seconda guerra mondiale e la Resistenza attraverso la toponomastica cittadina. Un progetto che ha avuto successo e che l’Israt replicherà con gli studenti della scuola media di San Damiano nel triennio 2017/2019. Porte aperte, infine, al Museo sull’aeroporto partigiano Excelsior di Vesime, inaugurato all’inizio dell’anno, e alla Casa della Memoria di Vinchio (ha rinnovato gli allestimenti nei mesi scorsi), mentre il 2017 sarà l’anno della ristrutturazione del Museo della Sinagoga di Asti: ci si concentrerà, in particolare, a ricostruire e raccontare la storia della comunità ebraica locale. 

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