La Barbera d’Asti ha una nuova casa, inaugurata la sede al Castello di Costigliole

Davanti ad un folto pubblico composto da produttori, appassionati ed istituzioni, il Presidente del Consorzio della Barbera d'Asti Filippo Mobrici ha incontrato i protagonisti della vita politica ed economica del territorio, che all’unisono hanno augurato alle Denominazioni monferrine di continuare lungo quel percorso di crescita ampiamente intrapreso.

Il medesimo auspicio è stato rilanciato nel successivo seminario “Aspettando Indigena”, dove un pool di esperti internazionali guidati da Ian D’Agata, hanno sottolineato il crescente interesse avvertito nei mercati internazionali verso vitigni autoctoni di indubbio valore, quali sono quelli tutelati dal Consorzio.

“Siamo sempre stati convinti che la regina dei vini piemontesi dovesse vivere in un castello. Sebbene il nostro legame con Asti rimanga intatto, è fondamentale che la Barbera torni nelle sue campagne, vivendole appieno. Questo trasloco ci consente peraltro di trovare una maggiore centralità rispetto alla filiera produttiva, consentendo alle aziende un dialogo più stretto con l’istituzione consortile, fulcro dello sviluppo del territorio”.

Queste le parole del Presidente del Consorzio, Filippo Mobrici, che dedica un ultimo pensiero al convegno sui vitigni autoctoni “Ringraziamo la Regione Piemonte e il suo Assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero, per aver voluto questo progetto di valorizzazione dei vitigni autoctoni. Ricordo infatti come il nostro Consorzio tutela nove Denominazioni, tra cui la Doc Piemonte, che rappresenta la casa di tutti i vitigni autoctoni provinciali”.