Ad Asti una valanga di no, che peseranno anche sulle elezioni di primavera

Il vento impetuoso del no travolge anche Asti, che vede il diniego alla riforma costituzionale attestarsi al 57, 53%, poco al di sotto della media nazionale, ma in linea con il dato provinciale e nazionale.

Nella provincia (che tale resterà, dal momento che nel disegno di riforma era prevista la soppressione), si è recato alle urne il 69% degli aventi diritto, una forte affluenza, superiore di quella nazionale. La vittoria del fronte del No non era affatto scontata ad Asti e provincia, dove la riforma della Costituzione era fortemente sponsorizzata dall’Amministrazione.

E di sicuro il voto di ieri non mancherà di avere le proprie ripercussioni sulla prossima campagna elettorale, che adesso potrà prendere il via senza indecisioni. Sarà difficile capire cosa farà l’Amministrazione uscente, dal momento che il sindaco Fabrizio Brignolo si era schierato nettamente per il sì, e su come si ricomporrà il Partito Democratico, ora che è certa, se non un’uscita di scena, sicuramente un ridimensionamento notevole della figura politica di Renzi, attorno al quale si era compattata la maggioranza dei quadri del partito a livello locale.

Alessandro Franco