A Montechiaro d’Asti la magia del presepe vivente multietnico scalda il Natale

Nella Notte di Natale il presepe vivente ha animato Montechiaro d'Asti.

Giunto è alla sua terza edizione, con la venuta di don Paolo Prunotto che ha dato nuova linfa creativa all’oratorio coadiuvato anche da Giorgio Franco, prossimo a essere ordinato diacono dal vescovo l’ 8 gennaio, la rievocazione presepiale si è svolta nel teatro comunale, riconfermando anche quest’anno il suo appuntamento con il Natale, la festa più popolarmente sentita tra i credenti.

Il focolare della famiglia diviene focolare di un’intero paese: infatti dopo la Santa Messa verso mezzanotte i fedeli si sono riversati nel cinema comunale dove gli animatori dell’oratorio Angelica Luongo, Monica e Alina Diac, Andrea Franco, Alessandro Campomenosi, Beatrice Gregorio e Devid Tarditi hanno messo in scena sul palco del teatro la notte della Natività.

San Giuseppe è stato impersonato da Alex Cimpureanu, Maria da Sofia Sardo, gli angeli Gabriel Cimpureanu, Jacopo Abate, i pastori Riccardo Lamberti, Andrej Diac, Monica, Alina, Juliana Diac, Andrea Franco, Gabriele Carlevaro e le pecorelle Tresol Treasure e Great Oviesun.

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Con musiche, luci e testi narrati sulla magica notte, i ragazzi dell’oratorio, hanno inventato un’atmosfera fuori dal tempo, immersi in un mondo irreale dove si rappresenta un momento importante della spiritualità cristiana, quest’anno multietnico, per la presenza in sala di rifugiati, e diffondendo uno spirito del Natale cristiano che va oltre le barriere religiose e culturali.

Non sono mancate le sorprese per il “don”, salito sul palco per ringraziare i ragazzi dell’oratorio, a sua volta oggetto di un regalo da aprire in diretta, con viva soddisfazione dei ragazzi: al don è stato regalato un paramento liturgico verde da indossare durante le funzioni liturgiche, che è stato molto apprezzato.

La serata si è conclusa con la distribuzione di cioccolata calda e una fetta di panettone a tutti i presenti da parte degli alpini e della pro loco di Montechiaro.